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Consiglio comunale senza numero legale. La Variante 23 procede a rilento

Discussi 53 dei 162 emendamenti ammessi. Mentre nelle circoscrizioni continuano le bocciature, arrivate a cinque, al bilancio di previsione 2017

Mancanza del numero legale e consiglio comunale chiuso ieri sera, 12 gennaio, alle 22.40. Una situazione che continua a ripetersi e che, unita al percorso accidentato che sta incontrando il bilancio di previsione 2017 nelle circoscrizioni, indica la fine dell'attuale maggioranza, almeno secondo il Partito Democratico.

Senza contare i consigli comunali in cui è mancato il numero legale, sulla variante 23 al Piano degli Interventi si sono tenute tre sedute, in cui sono stati discussi 53 dei 162 emendamenti ammessi. La maggior parte di questi emendamenti infatti è stata eliminata prima del dibattito. "Dentro gli emendamenti accolti, ovviamente, non c’è nulla che possa mettere in discussione l’impianto generale di questa variante, la quale impone nuove superfici commerciali a Verona Sud e nuove superfici residenziali in terza circoscrizione", ha commentato il consigliere comunale Michele Bertucco.

Nelle circoscrizioni invece è al vaglio il bilancio preventivo 2017 e in cinque parlamentini è stato già bocciato. "Al di là dei giochi politici interni al centro destra, il nostro è stato ovunque un voto di merito e pensiamo che di fronte a un risultato che rischia di diventare senza precedenti l’amministrazione dovrebbe utilizzare l’ultimo scampolo del suo mandato per rivedere alcune decisioni in merito alla programmazione della spesa e alla gestione dei territorio ascoltando di più le richieste che vengono dai quartieri", ha dichiarato Luigi Ugoli, capogruppo comunale PD. Yared Ghebremariam Tesfau, capogruppo PD in sesta circoscrizione ha aggiunto: "Questo bilancio comunale, per l’ennesima volta, riduce i fondi alle circoscrizioni ed elimina opere già approvate e pronte a partire, oltre a non considerare le votazioni favorevoli del Consiglio su interventi come la rotonda via Bianchini, via Boccioni, via Turchi o altre indicate chiaramente nell'elenco delle priorità già approvato ma troppo spesso ignorato". Federico Benini, capogruppo PD in terza circoscrizione ha sottolineato: "Abbiamo chiesto di stralciare dal bilancio opere non urgenti come il nuovo palazzetto dello sport a San Massimo, la baita degli Alpini del Basson e il nuovo collegamento tra via Sogare e cia San Marco in favore di opere più utili e attese come la ristrutturazione della casa colonica del Saval; una nuova rotonda su corso Milano tra viale Manzoni e via Galvani; la messa in sicurezza di alcune intersezioni pericolose su via San Marco e a San Massimo tra via Lucillo e via Urbano e un fondo per il parco della Spianà".

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