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Corteo antiabortista a Verona, Non Una di Meno: «Non sia autorizzato»

Sabato 24 novembre, Forza Nuova organizza un convegno al mattino e nel pomeriggio il comitato No194 manifesterà contro la legge sull'interruzione di gravidanza. L'associazione femminista scrive a questore e prefetto

«Verona, Vandea d'Europa». Questo il titolo del convegno organizzato da Forza Nuova per sabato 24 novembre alle 11 al Grand Hotel di corso Porta Nuova 105, a Verona. L'evento sarà aperto dai saluti del coordinatore per il Nord Italia di FN Luca Castellini e proseguirà con gli interventi del professor Fabio Marino del dipartimento di diritto privato e critica del diritto dell'università di Padova, di Marian Kotleba del Partito Popolare Nostra Slovacchia (LSNS), del consigliere comunale triestino Fabio Tuiach, fino alla conclusione di Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova.

E molti militanti di Forza Nuova hanno già annunciato di voler partecipare ad un altro evento che si terrà sempre sabato a Verona, un corteo organizzato dal comitato No194 per tutti coloro che vogliono manifestare la propria contrarietà alla legge 194, legge che in Italia a regolamentato l'interruzione di gravidanza. Il corteo partirà alle 15 dal piazzale antistante alla stazione di Porta Nuova e si articolerà per le vie del centro di Verona. Un corteo che vuole rispondere alla manifestazione del 13 ottobre scorso, con cui l'associazione femminista Non Una di Meno ha voluto difendere la legge 194, dopo l'approvazione della cosiddetta mozione anti-aborto del consigliere comunale di Verona Alberto Zelger.

E Non Una di Meno è subito passata al contrattacco scrivendo al questore Ivana Petricca e al prefetto Salvatore Mulas una lettera sottoscritta anche da altre associazioni e da semplici cittadini. La richiesta contenuta nel messaggio è di non autorizzare il corteo di sabato pomeriggio, raccontando anche alcune azioni di protesta contro l'aborto già messe atto.

Fuori dal consultorio Aied di Verona sono stati affissi decine di adesivi antiabortisti del Veneto Fronte Skinheads - si legge nella lettera inviata al questore e al prefetto - Ed è stato aperto uno striscione, sempre firmato dal Veneto Fronte Skinheads, fuori da una scuola del centro con la scritta "L'aborto non è un contraccettivo". Riteniamo che l'attivismo in vista della manifestazione di sabato di un movimento di estrema destra, i cui esponenti sono stati in passato perseguiti e condannati per vari episodi di violenza e per reati legati alla legge Mancino costituisca un ulteriore elemento di preoccupazione. Vi chiediamo di inviare un segnale forte, che richiami innanzitutto il rispetto della Costituzione, per evitare linguaggi e pratiche discriminatorie e violente e concentramenti di persone che, sulla base di queste premesse, possano scatenare tensioni all'interno della nostra città.

Non Una di Meno non sarà a Verona per contromanifestare al corteo del comitato No194, ma sarà a Roma per la sua manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne.

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