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Niente blocco diesel Euro 4. «Problema rimandato, mancano alternative»

La critica è del movimento Traguardi, comunque concorde con la decisione di non applicare il blocco. Contrario invece il consigliere Bertucco: «La pandemia non è una buona ragione per allentare la guardia sull'inquinamento»

Sono state accolte dal Ministro all'ambiente le richieste del Comune di Verona di rimandare ulteriormente il blocco dei diesel Euro 4. Senza la proroga, valida per tutta la durata dell'emergenza coronavirus, da domani anche questo tipo di veicoli non avrebbe più potuto circolare. Una battaglia che l'amministrazione comunale scaligera ha cominciato a combattere dall'estate scorsa e che sente di aver vinto.

A pesare favorevolmente ci sono anche i risultati degli ultimi mesi. Da ottobre a dicembre 2020, infatti, a Verona non si sono verificati troppi giorni consecutivi di sforamento del limite di polveri sottili nell'aria previsto dalla legge. Inoltre, il valore medio annuale complessivo delle due centraline che misurano la qualità dell'aria a Borgo Milano e al Giarol, pari a 32 nanogrammi per metro cubo di aria, è conforme a quello degli anni passati ed è inferiore al valore limite di 40 nanogrammi per metro cubo richiesto dalla legislazione nazionale.

«Ce l'abbiamo fatta - ha commentato il sindaco di Verona Federico Sboarina - Lunedì non ci sarà il preannunciato blocco dei diesel Euro 4 e le auto potranno tutte circolare senza limitazioni. Per il Comune e il suo territorio si tratta di 14mila auto e di altrettante famiglie che non dovranno preoccuparsi di cambiare l’automobile o di doverla lasciare in garage. Un sospiro di sollievo in questo particolare momento storico caratterizzato dalla pandemia e dalle pesanti difficoltà economiche che sta generando. La tutela dell'ambiente resta una priorità, ma servono azioni contestualizzate al periodo che stiamo vivendo e che, in nessun modo, devo penalizzare ulteriormente i cittadini e le famiglie».

Dall'opposizione, però, il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco ha ricordato anche altri numeri sulla qualità dell'aria nel capoluogo. In particolare, in tutto il 2020, gli sforamenti del limite di legge delle Pm10 sono stati 73 nella centralina di Borgo Milano. Nel 2019 erano stati 59 e 44 nel 2018. «Per legge, i giorni di superamento non possono essere più di 35 in un anno e a Verona questo limite è stato superato consecutivamente da 19 anni - ha detto Bertucco - E lo slittamento del blocco degli Euro 4 diesel non è cosa da poco: un'auto a gasolio Euro 4 inquina quanto 7 diesel più recenti o come 20 auto a benzina. La pandemia da Covid non è una buona ragione per allentare la guardia sull’inquinamento. Essere più permissivi con le fonti inquinanti perché siamo flagellati dal coronavirus non ha nessuna giustificazione tecnica. È propaganda, inutile e dannosa».
Il movimento civico Traguardi, anch'esso all'opposizione, ha invece concordato con la scelta di posticipare il blocco. «Allo stesso tempo, però, notiamo che il problema è solamente rimandato di qualche mese e che continuano a mancare le reali alternative alla mobilità privata», hanno fatto sapere i traguardisti.

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