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Il caro energia spegne le luminarie del "Natale tra gli Ulivi" di Garda

Lo ha annunciato il sindaco Bendinelli, spiegando la necessità di «far capire l’importanza di una gestione oculata delle fonti di energia». La spesa si sarebbe aggirata sui 40 mila euro e il denaro risparmiato verrà utilizzato per cercare di tamponare le situazioni di difficoltà

«Non possiamo non pensare a quello che succederà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi che saranno i più duri dal punto di vista dei rincari delle forniture. Mesi che metteranno a dura prova tantissime famiglie. In questo scenario non sarebbe accettabile l’idea di celebrare un Natale uguale a quelli passati, come se niente fosse. I primi che devono dare il buon esempio sono gli enti pubblici, gli enti locali, quindi i Comuni». A dirlo è il sindaco di Garda, Davide Bendinelli, che ha annunciato un signiticativo cambiamento per Natale tra gli Ulivi, la storica manifestazione che da 22 anni si svolge nel Comune lacustre e che con la sua serie di eventi caratterizza il periodo compresto tra la fine di novembre e i primi di gennaio. 

A causa dell'emergenza legata ai costi dell'energia, l'Amministrazione di Garda ha deciso di spegnere le luminarie. Una scelta che il primo cittadino considera obbligata: quest’anno infatti la previsione di spesa dal punto di vista energetico per quello che riguarda le luminarie si aggira intorno ai 40 mila euro. E se spegnendo le luci si rinuncia ad una parte importante della manifestazione, dall’altro lato il Comune intende mettere in evidenza qualcosa di più importante. «La nostra volontà – spiega Bendinelli - è quella di dare il buon esempio e di far capire l’importanza di una gestione oculata delle fonti di energia. Sarà evidente a tutti che mancherà qualcosa ma il messaggio che passerà, attraverso quelle luci spente, è che non si può più gestire senza rispetto e oculatezza le fonti energetiche. Inoltre è impensabile che ci siano persone che fanno fatica a far fronte alle bollette mentre il loro Comune è illuminato a giorno».

Il denaro risparmiato inoltre verrà utilizzato per cercare di tamponare le situazioni di difficoltà. «Il Comune – prosegue il sindaco - dovrà fare i conti con il riscaldamento e l’illuminazione dei propri edifici pubblici. In base all’entità del risparmio decideremo poi in che modo andare incontro alle esigenze delle fasce più debole della popolazione». 

Sarà un "Natale triste"? Il primo cittadino cerca di dipanare immediatamente i dubbi. «Non sarà un Natale triste. Sarà un Natale responsabile - assicura Bendinelli -. Un Natale vissuto durante le ore diurne, come del resto è stato anche negli anni passati. Il paese non sarà illuminato come al solito ma il sarà molto più importante. Sarà un messaggio chiaro, diretto, incisivo. Credo che questa sia un’iniziativa doverosa. Non vogliamo educare nessuno ma solo sensibilizzare la nostra comunità».

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