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Mozione sull'ambiente bocciata, Traguardi: «Chiederemo chiarimenti precisi»

Il consigliere Ferrari è ancora scottato per il voto contrario della maggioranza alla sua proposta di rivedere i piani ambientali del Comune. «Se Verona vuol essere competitiva deve puntare su politiche ambientali coraggiose»

«Se Verona vuol essere competitiva sul piano nazionale e internazionale deve puntare su politiche ambientali coraggiose». Il consigliere comunale di Traguardi Tommaso Ferrari è ancora scottato dalla bocciatura da parte del consiglio comunale di Verona della mozione che lui aveva incentrato sull'ambiente. Ferrari, insieme agli altri consiglieri di minoranza, chiedeva di modificare Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) e il Paesc (Piano di azione per l'energia sostenibile e il clima) della città per allinearli agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 55% entro il 2030 e di raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. «Obiettivi ambiziosi - ha spiegato Ferrari - ma anche strategie obbligate senza le quali non si può nemmeno pensare di accedere ai finanziamenti che arriveranno dall'Europa».

Per l'assessore all'ambiente Ilaria Segala, però, l'approvazione della mozione avrebbe significato un passo indietro verso l'approvazione dei piani ambientali del Comune. «Questa mozione ci farebbe tornare al punto di partenza - ha spiegato Segala - Ricominciare tutto dall’inizio ci farebbe perdere almeno un anno di tempo, quando ora è fondamentale invece partire e raggiungere gli obiettivi».
Obiettivi che, però, sono incoerenti o non aggiornati per il consigliere comunale di Traguardi. «Per Segala il problema dell'inquinamento si riduce al botta e risposta con Legambiente sul numero degli sforamenti annui - ha concluso Ferrari - Evidentemente l'assessore non ha considerato che ridurre le emissioni di anidride carbonica non è facoltativo e che la sostenibilità, oltre ad aumentare la vivibilità, è un driver per la crescita economica e l'attrattività di un territorio. Perciò chiederemo chiarimenti precisi, con numeri e interventi previsti».

E alla deputata veronese del Partito Democratico Alessia Rotta risulta inspiegabile il voto contrario del consiglio comunale alla mozione delle minoranze. «Il Comune di Verona dovrebbe aderire agli obiettivi della neutralità climatica e anzi stringere alleanze con enti e privati come hanno già fatto altre città in Italia - ha commentato Rotta - A fronte della grave situazione delle polveri sottili, dell'elevato utilizzo delle auto private e del riscaldamento domestico, non si comprende il diniego ad un impegno cogente sul fronte della neutralità carbonica. Ai traguardi fissati in Unione Europea tutte le regioni e ogni territorio italiano dovranno concorrere. Verona non potrà sottrarsi e non potrà evitare di contribuire ai target fondamentali per la stessa sopravvivenza delle persone e del pianeta».

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