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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

"Un euro e trenta di indignazione", il Movimento 5 Stelle interroga Atv

"Atv non migliora il servizio, anzi, aumenta il disservizio - scrivono i grillini -l’azienda taglia le corse, cambia repentinamente il numero identificativo delle linee ed aumenta il costo del biglietto arrivando ad € 1,30"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Sono giorni caldi questi per le nostre aziende di trasporto pubblico, e non solo per l’arrivo dell’estate. Il taglio di alcune linee e la conseguente sospensione di alcuni servizi, sta letteralmente montando l’indignazione popolare.

Atv non migliora il servizio, anzi, aumenta il disservizio. Invece di premiare coloro i quali scelgono il mezzo pubblico al posto di quello privato per gli spostamenti quotidiani, su indicazione della giunta comunale, l’azienda taglia le corse, cambia repentinamente il numero identificativo delle linee ed aumenta il costo del biglietto arrivando ad € 1,30.
Incoraggiante a dir poco.

Il Movimento 5 Stelle Verona, alla luce di questi fatti, ha svolto una piccola indagine “commerciale” per sentire quì e là per i quartieri, i pareri degli utenti. Dalla zona Montorio, oltre ai tagli, i cittadini fanno notare che di tutte le linee che si potevano tagliare, è stata mantenuta quella per Pigozzo, normalmente frequentata da una o due persone al giorno. Ci chiediamo come mai.
Dalle Golosine, invece, arrivano segnalazioni circa le informazioni che l’azienda dà alla clientela. Un signore che chiamava nei giorni scorsi per avere chiarimenti circa i tagli dei servizi era più informato dei dipendenti preposti, poiché pare che ATV abbia informato gli autisti dei turni di lavoro (e quindi delle corse cancellate), ma non gli operatori che non erano in grado di dare informazioni per telefono.
Da Borgo Roma e Cadidavid, per non parlare di utenti provenienti da Legnago, ci segnalano un grosso problema inerente agli abbonamenti. Tutti coloro che hanno sottoscritto abbonamenti mensili per giugno e non hanno più la corsa che li porta al lavoro, pare non si vedranno rimborsare proprio nulla. Non poteva l’azienda mettere al corrente i clienti attraverso una corretta informazione, possibilmente con ragionevole anticipo, visto che gli orari definitivi li conosceva già da almeno un mese?

Leggiamo ogni giorno, sui giornali locali, che l’Azienda Trasporti Verona ha presentato un bilancio in rosso, oltre 3,2 milioni di euro! Se ora, come immaginiamo, molti abbonamenti saranno rimborsati, quanto peseranno i rimborsi sulle magre casse di ATV?
E a parte ciò, come andranno a lavorare quelli che hanno solo il mezzo pubblico per spostarsi? Perderanno il lavoro? E chi li rimborserà del danno subito?

E’ questo il concetto di giustizia di questo Comune: prima paghi e poi non ti do il servizio?
Come dicono a Napoli, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto... A buon intenditor...

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