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Politica Torri del Benaco

«Regione Veneto sostenga in ogni modo la candidatura Unesco del Monte Baldo»

Lo chiedono con una mozione un gruppo di consiglieri regionali veronesi, ma c'è ancora una spaccatura tra i Comuni montebaldini: quattro preferiscono l'inserimento nel programma Mab

Non si è ancora sanata la spaccatura tra i Comuni veronesi del Monte Baldo sulla valorizzazione del territorio. Dopo un'iniziale unità d'intenti, condivisa anche con l'area trentina, quattro amministrazioni hanno lasciato il sentiero comune, decidendo di percorrere una strada diversa. Da una parte, dunque, un blocco veronese e trentino intenzionato a candidare il Monte Baldo come sito patrimonio dell'umanità Unesco. E dall'altra parte ci sono Costermano, Garda, San Zeno di Montagna e Torri del Benaco che invece mirano ad un obiettivo di minore prestigio ma più raggiungibile: inserire il Baldo nel programma Mab (Man and the Biosphere - L'uomo e la biosfera), per tutelare la biodiversità e sviluppare in modo sostenibile un rapporto più equilibrato tra uomo e ambiente.

Il Comune di Torri del Benaco ha già commissionato con 20mila euro uno studio di fattibilità per la candidatura al programma Mab, dando un chiaro segnale di non voler tornare su i suoi passi. E nessun cedimento hanno dimostrato finora neanche le amministrazioni di Costermano, Garda e San Zeno di Montagna.
La Regione Veneto si è dimostrata equidistante, sostenendo economicamente entrambe le iniziative, ma alcuni consiglieri regionali chiedono di più: «Per sostenere la candidatura del Monte Baldo a patrimonio Unesco, la Regione garantisca supporto in ogni sede, non solo economico». La richiesta è arrivata dalla consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon, che ha presentato una mozione insieme al collega leghista Enrico Corsi. Una mozione sottoscritta anche dai rappresentanti veronesi Filippo Rigo, Marco Andreoli, Alessandra Sponda, Tomas Piccinini e Stefano Valdegamberi. «Stiamo parlando di un sito unico che merita un riconoscimento tanto prestigioso: sia per la particolarità geografica, che per l’enorme e variegato patrimonio faunistico e floristico: non a caso viene chiamato il Giardino d'Europa - hanno dichiarato i consiglieri veronesi - La giunta regionale si faccia portavoce presso i ministeri competenti affinché il Monte Baldo venga inserito tra le candidature a patrimonio mondiale. È un traguardo assolutamente possibile».

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