Mezzi di Amia vecchi e pericolosi. PD: "La giunta intervenga e chiarisca"

"Frequenti cedimenti strutturali e meccanici, continue avarie e guasti che mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori, dei cittadini utenti e impediscono di completare i servizi".

Queste le informazioni che trapelano da una lettera indirizzata alla dirigenza Amia e firmata da tutte le rappresentanze sindacali dei lavoratori della partecipata sullo stato dei mezzi aziendali, sia quelli commerciali che quelli adibiti al trasporto dei rifiuti. "Un quadro oltremodo preoccupante rispetto al quale chiediamo chiarimenti immediati alla giunta e all’assessore competente", dicono i consiglieri comunali Elisa La Paglia e Michele Bertucco.

Nella loro lettera, le Rsu citano due eventi di ribaltamento di contenitori su rimorchi che solo per puro caso non hanno avuto conseguenze su persone e autisti. I lavoratori denunciano inoltre la che gran parte dei mezzi sono vecchi, continuamente rattoppati, e su cui aleggia il mistero di come possano continuare a superare con esito positivo le prove di revisione periodica. "Un quadro che stride fortemente con quanto siamo venuti a sapere per vie ufficiali e non circa l’altissima efficienza manutentiva del parco auto aziendali in uso dei vertici - attacca la consigliera Elisa La Paglia - Chiediamo a chi di dovere di verificare queste situazioni e di chiarire i termini di applicazione del piano di investimenti annunciato nel febbraio 2016 che prevede investimenti per 3,7 milioni di euro sul parco mezzi".

Aggiunge il capogruppo Michele Bertucco: "Giustamente i lavoratori mettono in contrapposizione la precarietà della situazione locale con gli investimenti Amia-Agsm in Albania per cui è stata costituita una società apposita capitalizzata con 1 milione di euro, comprati nuovi mezzi e per cui sarebbe inoltre prevista una missione speciale di tecnici e lavoratori. Prima di pretendere di insegnare agli altri come si fa si dovrebbe essere capaci di risolvere i problemi in casa propria".