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Renzi in visita a Verona: Salvini attacca Tosi. Tosi attacca Salvini. Deluso Pastorello

La visita del premier Matteo Renzi a Verona di sabato 10 ottobre ha fornito un nuovo argomento di battibecco tra il leader del Lega Nord Matteo Salvini e il sindaco Flavio Tosi

Sabato 10 ottobre il presidente del Consiglio Matteo Renzi è venuto in visita a Verona. Prima del suo intervento al teatro Ristori, il premier ha incontrato il sindaco Flavio Tosi, con il quale sembra esserci stata intesa, nonostante le diverse appartenenze politiche. Come riporta L'Arena, non si è fatto attendere il commento di Matteo Salvini, segretario nazionale dell'ex partito di Tosi, la Lega Nord.

Da Varese, come si legge su L'Arena, Salvini ha commentato così la visita del premier: "Renzi è andato in Veneto, dove la Lega secondo lui doveva sparire, strappando applausi... non so quanto paghi per essere applaudito per aver detto di voler togliere la tassa sulla prima casa quando la avevamo tolta noi". In merito a Tosi, Salvini ammette: "Sono contento di averlo buttato fuori. Ha dimostrato che non c'entra nulla con la Lega".

Altrettanto pronta è stata la replica del sindaco di Verona: "Salvini è «contento di avermi buttato fuori dalla Lega»? Finalmente, dopo 6 mesi in cui ha cercato di far credere a tutti che me ne fossi andato io, dice la verità. Evidentemente, ma questo Capitan Fracassa lo sa bene, non aveva altro modo di chiudere il patto del Pirellone, dopo aver negato la parola data a me, a Maroni e a Matteo Bragantini. E se c'è uno che con la Lega non c'entra nulla è proprio il comunista padano nonchè leoncavallino Salvini, che non sa nemmeno cosa siano il Federalismo e l'autonomia, rinnegati in nome del Lepenismo. Dov'era, l'onnipresente Salvini (televisivamente parlando), quando in Catalunya pochi giorni fa gli indipendentisti festeggiavano un risultato storico?".

In tutto questo, si inserisce anche il presidente della Provincia di Verona, Antonio Pastorello, che, su L'Arena, si dice "molto arrabbiato, oltre che profondamente perplesso. Vorrei solo avere risposta ad una domanda, che è fondamentale per fare chiarezza: Renzi è venuto a Verona come presidente del consiglio o come segretario del Partito Democratico? Io sono stato avvisato dell'arrivo a Verona del premier solo venerdì alle 14,30 da una mail del segretario provinciale del Pd Alessio Albertini che ha inviato una pec all'amministrazione provinciale. Ma che senso ha? Viene il capo del governo e il presidente della Provincia, che rappresenta l'istituzione, viene avvisato da una mail il pomeriggio precedente? Assurdo. È chiaro che, essendo stato avvisato così tardi dell'arrivo di Renzi, al venerdì pomeriggio, per il sabato avevo già fissato altri tre appuntamenti e non ho ritenuto il caso di disdirli, così non sono andato ad ascoltare il discorso del presidente del consiglio. Ma appunto torno a chiedermi se Renzi era lì come presidente del consiglio o come capo del Partito democratico: se è venuto per un impegno istituzionale, perchè le istituzioni non sono state avvisate nei tempi e nei modi adeguati, ma solo con una mail dal segretario provinciale del Pd?. Nemmeno come sindaco di Roveredo di Guà ho ricevuto alcun invito, e come me molti altri sindaci della Provincia non sono stati invitati, a riprova che di istituzionale nella visita c'è stato ben poco".

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