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Il discorso di Mattarella per il giuramento, anche Zaia apprezza: «Bene il presidente sull'autonomia»

«È una nuova chiamata, inattesa, alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi», ha esordito il capo dello Stato Sergio Mattarella durante il suo discorso nell'aula di Montecitorio

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al parlamento riunito in seduta comune integrato dai delegati regionali che hanno partecipato all’elezione. Nell'aula di Montecitorio il presidente Fico ha dichiarato aperta la seduta ed ha invitato il capo dello Stato a prestare giuramento a norma dell'art. 91 della Costituzione. Il presidente Mattarella ha quindi pronunciato la formula di giuramento e rivolto il messaggio di insediamento: «È per me una nuova chiamata - inattesa - alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi», ha esordito il presidente Sergio Mattarella che poi ha aggiunto: «Adempirò al mio dovere secondo i principi e le norme della Costituzione, cui ho appena rinnovato il giuramento di fedeltà, e a cui ho cercato di attenermi in ogni momento nei sette anni trascorsi».

Il messaggio al parlamento del presidente della Repubblica per il suo insediamento

Il capo dello Stato si è poi rivolto ai cittadini: «Il mio pensiero, in questo momento, è rivolto a tutte le italiane e a tutti gli italiani: di ogni età, di ogni Regione, di ogni condizione sociale, di ogni orientamento politico. E, in particolare, a quelli più in sofferenza, che si attendono dalle istituzioni della Repubblica garanzia di diritti, rassicurazione, sostegno e risposte al loro disagio. Queste attese sarebbero state fortemente compromesse dal prolungarsi di uno stato di profonda incertezza politica e di tensioni, le cui conseguenze avrebbero potuto mettere a rischio anche risorse decisive e le prospettive di rilancio del Paese impegnato a uscire da una condizione di gravi difficoltà». Il presidente Sergio Mattarella ha poi affrontato il tema della pandemia: «La lotta contro il virus non è conclusa, la campagna di vaccinazione ha molto ridotto i rischi, ma non ci sono consentite disattenzioni. È di piena evidenza come la ripresa di ogni attività sia legata alla diffusione dei vaccini che proteggono noi stessi e gli altri. Questo impegno si unisce a quello per la ripresa, per la costruzione del nostro futuro. L’Italia è un grande Paese».

Nel corso del suo lungo discorso, il presidente Sergio Mattarella ha quindi sottolineato come «rafforzare l’Italia significa, anche, metterla in grado di orientare il processo per rilanciare l’Europa, affinché questa divenga più efficiente e giusta; rendendo stabile e strutturale la svolta che è stata compiuta nei giorni più impegnativi della pandemia». Inoltre, il capo dello Stato si è soffermato anche su un tema molto caro in Veneto, ovvero quello del'autonomia regionale: «Vanno tenute unite due esigenze irrinunziabili: rispetto dei percorsi di garanzia democratica e, insieme, tempestività delle decisioni. Per questo è cruciale il ruolo del Parlamento, come luogo della partecipazione. Il luogo dove si costruisce il consenso attorno alle decisioni che si assumono. Il luogo dove la politica riconosce, valorizza e immette nelle istituzioni ciò che di vivo emerge dalla società civile. Così come è decisivo il ruolo e lo spazio delle autonomie. Il pluralismo delle istituzioni, - ha aggiunto Mattarelal - vissuto con spirito di collaborazione, come abbiamo visto nel corso dell’emergenza pandemica, rafforza la democrazia e la società. Non compete a me indicare percorsi riformatori da seguire. Ma dobbiamo sapere che dalle risposte che saranno date a questi temi dipenderà la qualità della nostra democrazia».

Un passaggio che, inevitabilmente, è stato molto apprezzato dal governatore Luca Zaia: «Sull’autonomia, dal presidente Mattarella è venuto un bel segnale, così come sul ruolo delle Regioni e delle autonomie locali, un passaggio che ho molto apprezzato. Per il Veneto spero sia di buon auspicio, anche perché il nostro processo di autonomia differenziata è avviato e dobbiamo assolutamente chiudere questa partita, che è in linea con la Costituzione. Il fatto che il presidente della Repubblica, che ne è il garante, ne abbia parlato in forma molto rispettosa fa ben sperare che si possa arrivare alla fase esecutiva». Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando l’insediamento del Presidente Sergio Mattarella.

«In generale - ha poi aggiunto Zaia – si è trattato di un discorso a 360 gradi, indicando quali saranno le sfide del futuro rispetto al tema del sociale, del lavoro, della violenza sulle donne, delle sfide economiche che ci attendono, della fase nuova (non post Covid) come egli l’ha chiamata. Ho anche apprezzato molto - ha concluso Luca Zaia - i passaggi sulla magistratura e sulla necessità che si riformi».

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