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La matrioska della discordia: l'immagine di Putin accende la polemica tra Tosi e Sboarina

In un'intervista andata in onda su una tv locale si vede il volto del leader russo dietro le spalle del primo cittadino. «Del resto ognuno ha i suoi “miti”», ha detto l'ex sindaco ma dal Comune spiegano che si tratta di un dono istituzionale: «Solito sciacallaggio politico»

«Ufficio del Sindaco Sboarina, 9 febbraio 2022, la postiamo così come l’abbiamo ricevuta. Guardate il ritratto sulla sinistra dello schermo… Del resto ognuno ha i suoi “miti”, i suoi “punti di riferimento” e i suoi “valori”, no? Verona e i veronesi per fortuna sono invece per la libertà e la democrazia. E stanno convintamente e fermamente dalla parte dell’Europa con l’Ucraina».
È l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi, con un post su Facebook, a mettere nel mirino l'attuale primo cittadino del capoluogo scaligero, Federico Sboarina. L'immagine "incriminata" è relativa ad un servizio di Telerarena dei primi di febbraio, nel quale si vede la figura di Putin sullo sfondo, durante un'intervista a Sboarina. 

Da Palazzo Barbieri però spiegano che si tratta di uno dei tanti doni di rappresentanza esposti in Comune e regalati al sindaco durante gli incontri istituzionali con le delegazioni straniere: una matrioska che contiene le immagini di tutti i presidenti dall'Urss alla Federazione Russa, partendo da Lenin per arrivare a Putin. Viene sottolineato che dal 2017 al 2020 sono state almeno tre le delegazioni ufficiali russe ricevute in Comune: la prima con il viceministro del governo di Mosca Ilya Kuzmin per collaborazioni turistiche e scambi commerciali, la seconda con il vicegovernatore di Lipetsk Nikonov Aleksandr per scambi culturali e la terza con il generale Sergej Kikot del contingente di difesa biologica in aiuto per le sanificazioni durante il Covid.
Ognuno di questi avrebbe portato oggetti rappresentativi del loro Paese, così come avrebbero fatto i rapparesentati di altre nazioni ricevuti a Palazzo Barbieri: Messico, Usa, Francia, Germania, Sierra Leone, Azerbaijan, Cina, Ungheria, Marocco, Oman, Austria, Polonia, Albania, Giappone, Spagna, Repubblica Dominicana e altri. 
«Quando mancano gli argomenti si ricorre all'imbroglio - commenta il sindaco Federico Sboarina -. Come quello di far circolare una foto del mio ufficio con la matrioska che ritrae Putin su uno scaffale, che per qualcuno serve a insinuare una meschina polemica. A chi mi ha chiesto spiegazione ho risposto in maniera diretta, e cioè con la verità. È un dono di rappresentanza di una delle tante delegazioni ricevute dal 2017 che contiene le foto di tutti i presidenti russi. Arrivare a azioni simili significa pescare nel fango in assenza di cose serie da dire. La mia Amministrazione ha da subito condannato l'invasione in Ucraina e l'uso delle armi, lavorando seriamente per l'accoglienza a Verona dei profughi in fuga dalla guerra. Le Amministrazioni pubbliche parlano per atti concreti, come quelli che stiamo facendo, non c'è molto altro da aggiungere, se non che siamo di fronte al solito sciacallaggio politico».

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