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Martedì, 23 Aprile 2024
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Verona. Dopo Roveri e Simeoni, anche Massimo Bubola sposa il progetto della Moretti

L'artista veronese ha deciso di schierarsi in vista delle prossime elezioni regionali, programmate per il 31 maggio, con la candidata del Pd: "Credo che cultura ed economia debbano andare di pari passo"

Dopo Sara Simeoni, vincitrice della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980 nella specialità del salto in alto, e Laura Roveri, la ragazza di Nogara aggredita con 15 coltellate dall'ex fidanzato, un'altra nota personalità scaligera si schiera dalla parte di Alessandra Moretti per le prossime elezioni regionali. 

"Non sono un politico di professione. Ma credo che cultura ed economia debbano andare di pari passo. E che il Veneto debba iniziare ex-novo un processo di valorizzazione della sua cultura popolare, nel cinema, nel teatro, nella musica e nella letteratura". Massimo Bubola, oltre quarant’anni vissuti nel mondo della cultura come cantautore, produttore, scrittore e poeta, ha accettato la proposta della candidata del PD di entrare nella lista civica che corre alle prossime elezioni regionali 2015. La candidatura nasce da un invito speciale: "Mi è stato chiesto di dare una mano a un progetto politico che crede nel coraggio di cambiare".
Anni 61, veronese originario di Terrazzo, Bubola intende "mettere l’esperienza di un’intera carriera a disposizione della mia gente e della mia terra, portando idee e progetti che facciano crescere la cultura in Veneto e la rivalorizzino fin dalle scuole elementari". La linea principale è "promuovere i repertori popolari, dai piccoli spazi privati a quelli pubblici, seguendo un preciso progetto di rinascimento culturale", il tutto puntando a "rimettere in circolo idee e iniziative che creino lavoro non soltanto per gli artisti ma anche per le professioni che ruotano intorno all’arte".
Una posizione che viaggia in parallelo con il programma di Alessandra Moretti, che alla voce “cultura” si propone di "creare il primo Programma di Sviluppo della Cultura con l’obiettivo di intensificare tutta la filiera lavorativa e la funzione socio-educativa, dal restauratore all’archeologo che valorizzano il nostro patrimonio, dall’attore al musicista che portano la nostra arte a livelli straordinari, dal museo alla biblioteca che sono diventati i principali luoghi di coesione sociale, senza escludere nessuno: soprattutto il mondo delle imprese culturali, spesso mai considerate, ma che muovono una filiera di attori-lavoratori settoriali, i quali permettono un enorme ritorno economico sul territorio, una diffusione dell’indotto nel tessuto economico sociale e una conseguente ricaduta sul turismo".
È in questa ottica che si colloca la candidatura di Bubola. Dall’idea di "un grande laboratorio con le nostre università per costruire un festival internazionale legato al nostro territorio e al suo areale storico-culturale" a quella di un "consorzio di locali sparsi per il territorio veneto, almeno mille, che offrano opportunità di lavoro ai musicisti e autori della nostra terra potendo usufruire di sgravi fiscali". Il cantautore veronese - che nell’ambito del suo tour si esibirà il 20 maggio prossimo a Sant’Ambrogio di Valpolicella, il 25 maggio in una conferenza concerto all’Università di Verona e il 29 maggio a San Giovanni Lupatoto - è pronto a mettere in gioco il proprio bagaglio d’esperienza per provare a rivitalizzare una cultura che "si è fermata all’Arena di Verona e al Festival del Cinema di Venezia, idee che ormai hanno un secolo. Ci vuole qualcosa di nuovo per salvare quello che c’è". Con un sogno che nasce da un viaggio a Londra e coinvolge la sua città: "Verona è città dantesca e shakespeariana al contempo e partendo da questo grande privilegio unico al mondo si potrebbero costruire delle stagioni teatrali, letterarie e musicali, magari anche un teatro stile Globe in riva all’Adige che offra al pubblico un’esperienza completamente diversa da quella cui siamo abituati…".

Intanto Alessandra Moretti è all'ennesima visita dei comuni veneti che al termine della giornata di ieri ha segnato il 429esimo centro visitato, accompagnata come sempre da Anna Maria Bigon, candidata che apre la lista del PD veronese. La candidata dei Democratici al ruolo di governatore nella regione ha incontrato di prima mattina i cittadini a Negrar, in uno dei luoghi ormai costanti in cui si fa vedere nelle sue visite, ovvero il mercato. Dopo aver colloquiato con numerosi persone e ambulanti ha proseguito recandosi presso l'ospedale locale. La seconda tappa del tour è stata Salizzole, invitata presso CTV (cooperativa tabacco Verona), storica azienda della zona che vanta una esperienza più che centennale nel comparto della coltivazione e trattamento del tabacco. Ad attenderla il presidente Giovanni Mercati che non ha fatto un quadro roseo della situazione. "Come CTV siamo da tempo eccellenza nella filiera del tabacco sia per le tecnologie impiegate sia per la qualità del prodotto, che grazie a queste terre è di prima scelta" esordisce "ma negli ultimi anni abbiamo perso molte quote di mercato a favore della regione Umbria, che a differenza del Veneto ha difeso i suoi interessi del settore nelle sedi in cui contava esserci e ha sfruttato molto meglio i fondi europei. La regione Veneto ha brillato per assenza nei tavoli dove si decideva il futuro del settore". Moretti coglie la palla al balzo "E' una responsabilità importante che mi prendo quella di candidarmi per guidare il Veneto, anche per rimediare ai danni fatti da questi anni di assenza della regione. Mi impegno a farmi carico della questione tabacco qui a Verona e ad aprire un tavolo con l'unione europea, nella fattispecie con il commissario europeo all'agricoltura Paolo De Castro".
"E' sbagliato dire che tutti sono uguali" commenta Bigon "situazioni come questa sono la prova evidente della mancanza di competenza dell'amministrazione regionale in materie fondamentali per il nostro territorio come l'agricoltura, che rappresenta uno delle ricchezze più importanti del Veneto". La visita di Alessandra Moretti si è conclusa poi a Concamarise, dove ha incontrato il sindaco per parlare di finanziamento alle scuole paritarie.

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