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Marco Ambrosini, nuovo assessore alla mobilità: tanti i problemi da affrontare

La sua nomina è arrivata solo a fine giugno, ma il nuovo assessore al turismo e al commercio di Verona deve già gestire diversi nodi, dalle Ztl al cortile della Casa di Giulietta

Flavio Tosi ha da pochi giorni nominato quattro nuovi assessori della sua Giunta e uno di loro è già al lavoro. Marco Ambrosini, neo assessore alla Mobilità, al Turismo e al Commercio, ha sul suo tavolo importanti questioni, lasciate in eredità dal suo predecessore Enrico Corsi, rimosso dalla carica a inizio giugno.

Tra i temi caldi, la Ztl e l'idea di Corsi di aprirne l'accesso in serata, dalle ore 20 alle 22. Ambrosini non è del tutto convinto e a L'Arena dichiara: "Stiamo cercando di capire se la misura porterebbe più pro o più contro. Da ciò che ho appreso, il traffico serale è generato per la metà dagli automobilisti titolari di permesso. Il disturbo ai residenti, inoltre, deriva dalla difficoltà a trovare parcheggio sotto casa, più che dal passaggio dei veicoli. Quindi mi sembra più utile lavorare sulla disponibilità di stalli per gli abitanti. Ragioniamo su un numero maggiore di stalli gialloblù e su adeguati controlli, piuttosto che rischiare di arrecare un danno agli esercenti con la chiusura alle auto".

Ma i problemi di viabilità non riguardano solo le zone a traffico limitato, bensì anche la Casa di Giulietta, o meglio la proposta di chiudere il cortile e permetterne l'accesso solo a pagamento. Il Comune è ancora intenzionato a mettere un ticket di ingresso, ma parte dell'area non è di sua proprietà, bensì appartiene ai vari negozi e al Teatro Nuovo. Gli esercizi commerciali in particolare non vogliono che l'accesso sia a pagamento e la relativa delibera comunale è stata bloccata da un loro ricorso. Sempre su L'Arena, a tal proposito, Marco Ambrosini dichiara: "L'obiettivo è riuscire a sbloccare la situazione per la prossima stagione turistica. Usando ottimismo, per San Valentino. Ho già preso contatti con le proprietà del teatro e dei negozi. Il Comune potrebbe riconoscere loro una indennità in ragione della comproprietà del cortile. Ma non parliamo di spartizione dei proventi del futuro ticket".

L'ultimo problema sul suo tavolo è l'eliminazione degli uffici Iat, in passato in gestione alla Provincia. Molti di questi hanno chiuso e altri nuotano in cattive acque anche in città. Le competenze degli Iat dovrebbero passare a una nuova piattaforma regionale, denominata Dmo, Destination management organization, e il Comune di Verona ha il compito di crearne la sede cittadina. I tempi sono brevi perchè la sopravvivenza degli Iat cittadini è garantita solo fino al 30 settembre, poi saranno chiusi definitivamente e la gestione dell'accoglienza turistica dovrà passare alla nuova organizzazione.

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