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Traguardi lancia il «Manifesto per la ripresa» aperto a tutta Verona

L'obiettivo è rimettere in moto la città di oggi ed iniziare a progettare quella di domani. Il consigliere comunale Ferrari: «Offriamo una strategia per ripartire, traendo il meglio dalla situazione emergenziale»

Dal mondo dell'impresa al terzo settore fino ad arrivare a commercio e turismo, passando per welfare, trasporto pubblico e settore culturale: numerose le criticità emerse come le opportunità offerte dagli investimenti in infrastrutture, efficientamento energetico e nuove tecnologie.

Alcune linee d'azione da attuare nell'immediato per rilanciare Verona e la sua economia sono state inserite in un Manifesto che è anche un appello aperto alla città e ai veronesi. Il manifesto si può sottoscrivere sul sito di Traguardi ed è aperto anche a tutte le forze politiche che si riconoscono nei suoi valori. «Non è un documento teorico, fatto solo di buone intenzioni e di propositi ambiziosi. Quella che offriamo alla città è una strategia per ripartire e rigenerarsi, traendo il meglio dalla situazione emergenziale», ha spiegato Tommaso Ferrari, leader di Traguardi.
La co-progettazione è il metodo che ha guidato la stesura del Manifesto e che ha contraddistinto l'attività del movimento anche prima dell'emergenza. Le iniziative di Traguardi si sono sempre svolte nel segno di un approccio partecipativo. «L’impegno di Traguardi non cambia, l’obiettivo resta fermo alle elezioni del 2022 e il nostro lavoro per aprire un grande cantiere civico dove elaborare un programma generato "dal basso", partecipativo e aperto, continua - ha aggiunto Ferrari - Ma siamo convinti che ora i valori e le idee in cui crediamo possano essere messi al servizio del bene della città. Sui questi stessi temi Traguardi continuerà a lavorare, perché il Manifesto per la ripresa è l'inizio, non il culmine, di un percorso».

La frase d'esordio del Manifesto è programmatica: se tempi straordinari richiedono azioni straordinarie, ecco che tutta la città deve unirsi per lavorare in un'unica direzione, con l'obiettivo di rimettere in moto la Verona di oggi e iniziare finalmente a progettare quella di domani. «Durante l'emergenza, con Traguardi abbiamo sempre mantenuto vivo il dialogo con tutti i mondi che popolano la nostra città, dal commercio al terzo settore, dall'impresa all'agricoltura fino alla cultura, ascoltando le loro esigenze e confrontandoci con loro per elaborare una proposta concreta e sfaccettata - ha spiegato il presidente di Traguardi Giovanni Trincanato - È questa la direzione in cui va il Manifesto: interventi per migliorare un welfare famigliare rivelatosi insufficiente, per sostenere gli esercenti fiaccati da mesi di stop, per rilanciare l'economia grazie a investimenti in infrastrutture, per rianimare il turismo anche grazie al potenziale inespresso del nostro patrimonio culturale. Molte idee, con un buon equilibrio fra interventi quasi a costo zero, realizzabili anche da domani se le altre forze politiche decidono di collaborare, e progetti di medio periodo, che però dobbiamo iniziare a lanciare ora per dare ossigeno a Verona e alla sua economia. Azioni concrete, senza sogni né voli pindarici. Ora, però, bisogna mettersi al lavoro: il Manifesto è un cantiere aperto, invitiamo tutti i veronesi a unirsi a noi per arricchirlo di nuove idee e farlo crescere».

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