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Politica Veronetta / Piazza Isolo

Presidio antifascista, i consiglieri di maggioranza: «Accozzaglia di provocatori»

Lega, Fratelli d'Italia e Battiti Verona Domani replicano alla manifestazione di Piazza Isolo organizzata al motto di «Liberiamoci dal fascismo» giudicando volgari, blasfemi e offensivi alcuni cartelli esposti

Ieri, 19 febbraio, un nutrito gruppo di associazioni veronesi ha organizzato una manifestazione sotto forma di presidio in Piazza Isolo, a Verona. «Liberiamoci dal fascismo», questo il tema dell'evento a cui hanno partecipato consiglieri comunali e cittadini che si sentono minacciati da «ronde e aggressioni» di gruppi che in città godrebbero di «impunità istituzionali».

Ma durante l'evento sono stati mostrati cartelli ritenuti offensivi dai consiglieri comunali di maggioranza, che oggi hanno replicato e si sono rivolti anche a Damiano Tommasi, candidato sindaco di quelle forze politiche di centrosinistra che ieri sono scese in piazza per l'antifascismo. «Sarebbe questa la sinistra che vuole governare a Verona? - si chiede Vito Comencini, consigliere comunale della Lega - Mi auguro che il loro candidato sindaco, che si professa cattolico, prenda le distanze dalle immagini a dir poco vergognose, che abbiamo visto in Piazza Isolo. Erano ben evidenti i manifesti blasfemi e volgari di alcuni manifestanti con scritte offensive per la morale e l'etica della nostra città e dei nostri cittadini. Per fortuna questi personaggi sono un'esigua minoranza, ma non riescono a nascondersi dietro la bella faccia dell'ex calciatore e viene così allo scoperto il vero volto di una sinistra immorale e radicale. Si definiscono degli anti: antifascisti, ma probabilmente anche antileghisti o antitutto. Noi invece preferiamo sentirci dei pro: pro vita, pro famiglia, pro identità. Siamo quindi orgogliosi di sostenere un sindaco come Federico Sboarina, vero e buon cattolico, che rappresenta e difende al meglio questi valori».
Ciro Maschio, consigliere di Fratelli d'Italia, ha aggiunto: «Istigazione alla violenza con gente appesa a testa in giù e cartelli volgari davanti alle chiese. La solita doppia morale della sinistra, sempre pronta a bacchettare gli altri pensando che a lei sia tutto permesso».
«Noi non siano fascisti - ha commentato Paolo Rossi di Verona Domani - Non abbiamo problemi a dirlo. Io vorrei però sentir dire dalla sinistra veronese che è da vigliacchi e criminali staccare manifesti che ricordano la tragedia delle foibe. Vorrei sentire il candidato sindaco Tommasi cosa ne pensa delle oscenità sbandierate in piazza. Verona non è quella accozzaglia di provocatori di sinistra».

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