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Verona, dubbi della Corte dei Conti sul bilancio consultivo del 2015

L'organismo di controllo contabile ha inviato una lettera al Comune, chiudendo delucidazioni su alcuni passaggi, come la fidejussione per il Traforo delle Torricelle oppure su Solori

Traforo delle Torricelle, Solori e aziende partecipate. La Corte dei Conti veneta è tornata a chiedere informazioni al Comune di Verona su alcuni passaggi poco chiari del bilancio consultivo del 2015. Lo ha reso noto il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che ha visionato la lettera inviata dall'organismo di controllo contabile a Palazzo Barbieri. Bertucco ha sottolineato che i giudici contabili "in numerosi passaggi sottolineano l'inerzia del Comune che non interviene con sufficiente fermezza su situazioni note che vanno progressivamente degradando".

Tiene banco la vicenda dell'escussione della fidejussione legata al fallimento del project financing sul Traforo delle Torricelle - scrive Bertucco - la Corte chiede una relazione sull'"eventuale escussione della polizza fidejussoria" e sul modo in cui Palazzo Barbieri intenda impiegare i relativi 8 milioni di euro. Emergono forti criticità per Solori, il cui "tasso di realizzo" risulta molto basso, appena il 16,5%. Detta in soldoni, su un controvalore di 2,1 milioni di evasione o irregolarità accertate è riuscita a riscuotere appena 350 mila euro. Sappiamo che questi dati risentono dell'inerzia di Amia che per anni ha rinunciato al diritto/dovere della riscossione rispetto a tutta una serie di irregolarità della tariffa rifiuti. Ad ogni modo, farsi qualche domanda sul significato di Solori, costata ai veronesi non pochi quattrini, non farebbe male. Sulle partecipazioni comunali, la Corte stila un lungo elenco di situazioni: prima tra tutte la condizione dell'Aeroporto, ma anche di Atv, Agec, Fondazione Bentegodi, la società Parcheggio Ponte Aleardi, rispetto alle quali il Comune sembra assistere imbambolato all'accumulo di debiti senza prendere le contromisure adeguate. Nota a parte merita la Fiera, rispetto alla quale anche la Corte dei Conti si chiede come mai non vengano resi noti i dati contabili.

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