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Assemblea d'istituto sull'omotransfobia, polemica al Medi di Villafranca

Gli studenti hanno organizzato un'assemblea in videoconferenza dal titolo: «Omotransfobia e Lgbtqi+, contro natura?». Il deputato leghista Comencini: «Fuori la propaganda ideologica dalle scuole»

Giovedì 18 febbraio, dalle 11 alle 12.30, sulla piattaforma Meet, gli studenti del trienno del liceo Medi di Villafranca potranno partecipare in videoconferenza all'assemblea di istituto dal titolo «Omotransfobia e Lgbtqi+, contro natura?». Un incontro che avrà come relatore Luigi Turri, ricercatore dell'università di Verona e attivista dell'Arcigay di Verona Pianeta Milk, e che intende approfondire i temi delle discriminazioni dei cittadini non eterosessuali. Un'assemblea organizzata da tempo, senza alcun intento politicamente o ideologicamente provocatorio, ma nata dalle segnalazioni raccolte tra gli studenti del liceo, molti dei quali avevano proprio chiesto di affrontare tematiche legate al mondo Lgbt in un'assemblea di istituto. Tematiche che, tra l'altro, in periodo pre-Covid, venivano discusse dagli stessi ragazzi, in un gruppo che si era formato proprio al Medi e che periodicamente si riuniva.

Sull'argomento dell'assemblea ha avuto però da ridire il deputato veronese della Lega Vito Comencini, il quale ha saputo dell'iniziativa da alcuni genitori «che non condividono che un tema di questo tipo venga trattato nell'istituto senza un minimo contraddittorio», ha spiegato Comencini, che poi ha tuonato: «Fuori la propaganda ideologica dalle scuole».
«Siamo in una fase molto delicata per il nostro Paese, caratterizzata da un drammatico crollo del tasso di natalità - ha aggiunto il deputato leghista - Perché non si parla di questo? Perché non si discute del valore della famiglia? Attraverso assemblee come questa si consente all'ideologia gender di entrare a scuola, alla faccia del confronto democratico di cui si riempiono così tanto la bocca molti rappresentanti della sinistra. In nome del politicamente corretto e del relativismo ormai è consentito tutto e il contrario di tutto. Rispetto il diritto degli studenti di riunirsi in assemblea, ma sono convinto che le priorità siano ben altre e come me molti genitori e professori».
Ed il coordinatore provinciale della Lega Giovani di Verona Alberto Todeschini ha aggiunto: «Siamo indignati e allo stesso tempo preoccupati che in una scuola superiore venga imposto, a senso unico, un tema come quello oggetto dell'assemblea. Iniziative come questa tolgono spazio e valore al confronto, pilastro fondamentale per la formazione dei giovani. Le assemblee d'istituto devono essere un'occasione di crescita per gli studenti, devono essere parte di un progetto e di un programma più grande che possa trasmettere ai ragazzi la conoscenza e la cultura anche della propria terra e delle proprie tradizioni. Come dimostrato più volte, l'obiettivo a lungo termine della sinistra è quello di cancellare le identità, intervenendo già in età scolastica. E noi, come moltissimi altri giovani, non ci stiamo».

Interventi, quelli di Comencini e Todeschini, che sono stati bollati come «tristi strumentalizzazioni» da alcuni studenti del Medi.

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