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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Doppi incarichi, scontro nella Lega tra chi li vuole conservare e chi è contrario

Il segretario Paolo Paternoster vorrebbe che i leghisti veronesi rinunciassero ai loro ruoli nell'amministrazione veronese oppure rifiutassero l'incarico di parlamentare

Primo dibattito interno alla Lega veronese dopo lo straordinario successo elettorale del 4 marzo. La maggior parte dei parlamentari che dalla provincia scaligera partiranno per Roma ed entreranno nella Camera o nel Senato sono leghisti, ma alcuni di loro hanno già degli incarichi per il Comune di Verona. Dunque potrebbero avere impegni a livello locale e a livello nazionale. Insomma, doppi incarichi. Contrario ai doppi incarichi però si è detto il segretario provinciale della Lega Paolo Paternoster, come riportato da TgVerona. il capogruppo in consiglio comunale Vito Comencini e il vicesindaco di Verona Lorenzo Fontana, ad esempio, dovrebbero scegliere se accettare la nomina da parlamentare oppure continuare il loro impegno nell'amministrazione comunale veronese. Una scelta che Comencini non vorrebbe fare, volendo mantenere il doppio incarico. La legge glielo consente e il doppio incarico non si traduce in un doppio compenso.

Il no ai doppi incarichi di Paternoster, inoltre, non sarebbe rivolto solo ai colleghi di partito, ma anche agli alleati che con la Lega amministrano la città. Per questo il segretario provinciale leghista ha chiesto una sponda nel sindaco Federico Sboarina, che comunque finora non si è dimostrato sensibile su questo tema. Stefano Bertacco è stato scelto come assessore ai servizi sociali nonostante fosse senatore ed è stato rieletto in Senato con Fratelli d'Italia. E sempre con Fratelli d'Italia è stato eletto Ciro Maschio, presidente del consiglio comunale veronese, il quale è sicuro di poter sciogliere il nodo attraverso un confronto tra i partiti che sostengono l'amministrazione Sboarina.

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