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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

La Regione salva l'Arpav ma non gli alluvionati

Bocciato in commissione un emendamento dell'Idv per destinare cinquanta milioni ai Comuni colpiti

E' battaglia a palazzo Balbi per decidere come utilizzare i cinquanta milioni dell'assestamento di bilancio. Soldi, disponibili da subito, che non sono stati spesi. A differenza di quanto previsto a inizio anno. Prima del definitivo passaggio in aula, le schermaglie tra i partiti sono nelle stanze delle commissioni. La maggioranza intende destinare trentacinque milioni di euro per un "fondo prestiti" a favore delle piccole e medie imprese, cinque milioni per salvare dalla bancarotta l'Arpav, in profondo rosso, quattro milioni per il trasporto pubblico locale e tre milioni per Fondazione Arena e Fondazione Fenice.

Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori Gustavo Franchetto ha presentato un emendamento, bocciato dalla maggioranza, per dirottare questi soldi nelle casse dei Comuni alluvionati, rifinanziando una legge del 1997 che istituisce un fondo "a favore delle popolaziopni colpite da calamità naturali". "Non mi arrendo - ha commentato Franchetto - ripresenterò l'emendamento in aula mercoledì. C'è bisogno di un segnale forte da parte della Regione". Secondo il consigliere "tra venti giorni si redigerà il nuovo bilancio. Quindi l'Arpav non verrebbe lasciata al suo destino".

L'assessore al bilancio Roberto Ciambetti non le manda a dire:
"C'è molta superficialità. Alcuni soldi sono vincolati, alla cultura per esempio. Non è possibile spostarli tutti in un unico capitolo di spesa. Io comunque difendo il fondo da trentacinque milioni a favore delle imprese". La maggioranza, inoltre, si aspetta molto dallo Stato. Ambasciatori veneti stanno lavorando nell'ombra per portare, anzi "riportare" dicono i leghisti, a casa maggiori fondi per gestire l'emergenza.

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