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Tav e Quadrante Europa, Rotta e D'Arienzo: «Mai così tanti investimenti infrastrutturali»

I due parlamentari veronesi del Partito Democratico si prendono parte del merito per i lavori che interesseranno il territorio scaligero fino al 2030

«Dal 2023, per sette anni, Verona sarà la città italiana più importante per gli investimenti infrastrutturali. Mai così tanti dal dopoguerra ad oggi». A dirlo sono stati i parlamentari veronesi del Partito Democratico Alessia Rotta e Vincenzo D'Arienzo, che si prendono una parte di merito per questo risultato.

Tra le opere previste nel Veronese, l'anno prossimo saranno definiti i progetti per la congiunzione della stazione di Verona Porta Nuova con le tratte ad Alta Velocità verso Brescia, verso Padova e verso il Brennero. Si tratta del nodo di Verona Ovest della Brescia-Verona, del nodo di Verona Est e della linea Fortezza-Verona. A questi si aggiunge un intervento di potenziamento del Quadrante Europa «che renderà Verona capitale italiana della logistica, una città centrale per tutti i traffici, crocevia di passeggeri e merci, con il miglioramento della qualità delle infrastrutture ferroviarie e delle stazioni esistenti», hanno commentato Rotta e D'Arienzo.

«Nel dettaglio, il progetto del nodo di Verona Ovest include gli interventi funzionali all'inserimento nella stazione di Verona Porta Nuova della Tav Brescia-Verona e prevede la realizzazione di circa 3,6 chilometri di linea Alta Velocità nonché di circa 3,3 chilometri per l'interconnessione merci di Verona - hanno spiegato la deputata ed il senatore PD - È parte integrante dell'intervento il rifacimento di circa 4,2 chilometri di linea storica. Il costo è di 376 milioni di euro. Il progetto definitivo è stato avviato nel dicembre scorso e si prevede l’attivazione nel 2028. Il progetto del nodo di Verona Est include invece gli interventi funzionali all'ingresso a Verona della tratta Verona-Vicenza e prevede la realizzazione di circa 6,6 chilometri di nuova linea, una nuova "stazione elementare" a Verona Porta Nuova e un nuovo fascio merci di tre binari in zona Cason collegato alla linea "indipendente merci". Il costo è di 380 milioni di euro. Il progetto definitivo sarà avviato a giorni e l'attivazione ad oggi stimata per fasi sarà a partire dal 2028 con ultimazione nel 2030. Infine, per l'Alta Velocità verso il Brennero, è in corso la revisione del progetto preliminare del 2014 finanziato con circa 25 milioni di euro con la redazione del progetto di fattibilità tecnica-economica che sarà conclusa entro la fine del mese di febbraio 2022. Il costo è di 998 milioni di euro. L’iter autorizzativo sarà avviato entro marzo 2022 e l’attivazione è prevista nel 2030. E per il potenziamento del Quadrante Europa sarà realizzata una vera e propria stazione con l'ampliamento del fascio arrivi e partenze e con l'allungamento di 6 binari. Sarà realizzato anche un nuovo terminal di carico e scarico composto da cinque binari lunghi 750 metri comprensivi anche dell’attrezzaggio tecnologico, gru a portale e aree di stoccaggio, nell’area attualmente impegnata del settore automotive. Il costo è di 167 milioni di euro e l’attivazione è prevista entro il 2026».

Per Rotta e D'Arienzo, questi investimenti sono stati resi possibili grazie alla cosiddetta "Cura del Ferro" voluta dal Governo Renzi e quindi dal Partito Democratico.

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