rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Una via di Verona da intitolare a Giorgio Almirante e «il razzismo cibo per tutti»

La proposta del presidente Ciro Maschio in Consiglio comunale, ma è subito divampata la polemica, Pd: «Storicamente ebbe un ruolo nella costruzione delle teorie razziste»

Diventa un caso politico la proposta di intitolare una via della città di Verona a Giorgio Almirante, storico segretario e fondatore del Movimento Sociale Italiano. Figura tra le più complesse del panorama politico italiano del passato, Almirante viene descritto dal proponente l'intitolazione, il presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio, con queste parole: «Uomo d'altri tempi, con carisma unito ad umiltà, eleganza naturale e dono della parola».

Non sono esattamente dello stesso avviso, tuttavia, numerosi esponenti del Partito democratico veronese, dai segretari provinciale e cittadino Maurizio Facincani e Luigi Ugoli, ai consiglieri Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani, i quali in una nota congiunta stigmatizzano così la proposta di intitolare una via di Verona a una «figura politica assai controversa che storicamente ebbe un ruolo nella costruzione delle teorie razziste italiane durante il ventennio fascista».

Ancor più duro il commento all'iniziativa da parte del consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, il quale non ha esitato a bollare Giorgio Almirante quale «sostenitore della teoria del razzismo biologico contro la teoria del razzismo spirituale sostenuta invece da Julius Evola».

Lo stesso Bertucco, in una nota, ha poi voluto ricordare un passaggio di un articolo siglato da Almirante: «Da caporedattore della rivista La Difesa della Razza - ricorda Michele Bertucco - il 5 maggio 1942 Almirante scriveva: "Al razzismo italiano serve l’attestato del sangue. Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli non di uno spirito vagolante. Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi"».

almirante razza web
Il finale dell'articolo a firma Giorgio Almirante pubblicato sulla rivista "La Difesa della Razza" del 5 maggio 1942 - fonte Digiteca

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una via di Verona da intitolare a Giorgio Almirante e «il razzismo cibo per tutti»

VeronaSera è in caricamento