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Inquinamento da Pfas, M5S: "Qui qualcuno nasconde la polvere sotto il tappeto"

Gli esponenti del Movimento 5 Stelle non sono rimasti soddisfatti della risposta ottenuta in commissione sanità al Senato dal sottosegretario De Filippo alla loro interrogazione e promettono nuova battaglie sull'argomento

La risposta ottenuta in commissione sanità al Senato dal sottosegretario De Filippo all’interrogazione M5S sui risultati del biomonitoraggio non soddisfa gli esponenti del Movimento: “Non ci ha fornito - dicono - alcuna informazione in più rispetto a quelle già in nostro possesso. Non ci ha fornito i risultati disaggregati divisi comune per comune e per fasce d'età”.
Una "non risposta" per i pentastellati, che auspicavano di ottenere maggiori informazioni sulla contaminazione da Pfas scoperta nelle scorse settimane in Veneto. "Considerata la gravità e l'estensione del problema ci si aspettava una maggior collaborazione ma evidentemente il ministro non ha il polso della situazione e ancora una volta vengono nascosti i dati", affermano on una nota diffusa agli organi di stampa. 
Parlamentari, consiglieri regionali e comunali M5S hanno comunque annunciato un’altra infornata di interrogazioni e interpellanze a ogni livello: “I pozzi a valle della Miteni sono a tutt'oggi inquinati – rivelano - e stranamente non ci sono le analisi di alcuni pozzi cruciali".

“Stiamo aspettando inoltre i limiti che il depuratore di Trissino ha imposto allo scarico di Pfas alla Miteni – spiega il consigliere regionale Manuel Brusco - Pare infatti che per i nuovi composti a 4 atomi (Pfba e Pfbs) il depuratore abbia fissato come limite allo scarico la stessa quantità dell'anno precedente: sarebbe un innegabile quanto inatteso aiuto all'azienda, che ricordiamo oggi produce proprio questi nuovi composti”.

Per gli esponenti del M5S rimangono sul tavolo tutte le principali questioni: "Per quanto tempo ancora i cittadini veneti dovranno aspettare per conoscere il loro reale rischio sanitario? Quanto tempo deve ancora passare affinché la Miteni divenga una azienda ad impatto ZERO sul territorio?". 

“La Regione Veneto ed i ministeri competenti cosa aspettano ad introdurre i valori soglia, attesi da tutti i cittadini esposti alla contaminazione ed ora attesi perfino dalle procure? – chiede Brusco - Alla luce di tutto quanto stiamo denunciando chiederemo che l’amministratore delegato di Miteni, dopo aver fatto visita recentemente al gruppo consiliare regionale del Partito democratico, di venire a relazionare anche in commissione ambiente, anche per capire se è l'azienda o la Regione che cercano di buttare la polvere sotto il tappeto”.

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