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Smog. Veneto maglia nera d'Italia. Bertucco: "Occupiamoci seriamente del problema"

I dati Arpav dimostrano che l'aria veneta è quella più inquinata. A Verona sono stati sforati i limiti di legge 65 volte. E il consigliere del PD vuole che l'amministrazione faccia di più

Il Veneto è la regione italiana più inquinata. A dirlo è il dossier Mal'aria stilato da Legambiente e basato sui dati Arpav. Le centraline urbane che ha sforato i limiti di legge delle Pm10 sono il 92%. L'unico capoluogo virtuoso della regione è Belluno che ha superato i limiti solo 8 volte e dunque è rimasto al di sotto dei 35 giorni limite. A Verona i superamenti sono stati 65. Ma c'è chi sta peggio: a Rovigo 75 sforamenti, a Treviso 85, Padova 88, Venezia 91 e la peggiore di tutte è Vicenza con 110 giorni con le polveri sottili fuori legge.

Dati che allarmano anche la politica. Michele Bertucco, capogruppo PD in consiglio comunale a Verona, chiede che ci si occupi seriamente del problema smog. "Non si può tornare a parlare di inquinamento solo quando si rinnova l'emergenza - scrive Bertucco - Ci eravamo lasciati a fine dicembre col sindaco che giurava che mai più avrebbe firmato ordinanze emergenziali tranne quella, disse con ironia degna di miglior motivazione, per l'istituzione della danza della pioggia".

"Ma se davvero Tosi non vuole essere costretto a prendere ulteriori costosissimi provvedimenti tampone come quello dei autobus gratuiti attuato a dicembre - suggerisce il consigliere PD - deve porre sé stesso e l'amministrazione che dirige in prima linea rispetto alla Regione Veneto affinché vengano attuate su vasta scala le necessarie azioni di coordinamento di lotta allo smog. E deve farlo col buon esempio e la determinazione, non con le chiacchiere. Fintanto che gli strumenti urbanistici comunali continueranno a promuovere strade e grandi attrattori commerciali di traffico e a privilegiare il trasporto privato su quello pubblico, tutti gli sforzi richiesti ai cittadini per mantenere bassa la temperatura dei riscaldamenti e spostarsi con maggiore responsabilità sono destinati a rimanere ininfluenti".

E secondo Bertucco anche "i dati di questo primo scorcio del 2016 ci dicono che il confronto serio su questo tema non è più rinviabile: a Verona viaggiamo alla media di uno sforamento ogni due giorni".

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