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Inquinamento Pfas, è scontro Lega-M5S in Regione, Brusco: «Lo denunciamo dal 2016»

L’assessore veneto all’Ambiente Gianpaolo Bottacin rimprovera al ministro Costa di non aver ancora fissato i limiti nazionali per l'inquinamento da Pfas: «Stanchi di annunci». Brusco (M5S) replica: «Nel 2016 Bottacin ci minacciò di denuncia per procurato allarme»

«Se fosse un gran premio il ministro Costa sarebbe già stato doppiato. È sempre fermo a quanto detto mesi fa. Siamo stanchi di annunci. È ora di fissare limiti nazionali sui Pfas». Così l’assessore veneto all’Ambiente Gianpaolo Bottacin commenta le dichiarazioni del confermato ministro Sergio Costa a margine dell’audizione davanti alla Commissione Ecomafie.

Il ministro ha annunciato l’istituzione di una cabina di regia nazionale per definire un quadro dell'entità dell'estensione della contaminazione da Pfas e la creazione di un gruppo tecnico ai quali affidare il compito di fissare i valori limiti allo scarico. Il ministro ha affermato anche che, attraverso l’avvocatura dello Stato, provvederà a costituirsi parte civile nel processo penale nei confronti dei vertici delle società, al fine di ottenere un risarcimento del danno ambientale provocato nell’area soggetta alla contaminazione da Pfas.

«Ricordo che nel procedimento la Regione del Veneto, ritenendosi parte lesa, si è costituita parte civile ancora prima che la Procura chiedesse il rinvio a giudizio – ha specificato l'Ass. Bottacin – ben venga, dunque, la decisione del ministro, ma se nel frattempo si decidesse a porre i limiti nazionali, forse avremmo più possibilità di ottenere un esito favorevole nel processo. Ad oggi, dopo 15 mesi di richieste formali e solleciti, non c’è nulla».

La replica alle parole di Bottacin è stata affidata al consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco: «Mentre il Ministro Costa comunica l'istituzione di una cabina di regina nazionale sui limiti Pfas e annuncia in commissione ecomafie che il ministero dell'Ambiente si costituirà parte civile nel processo penale nei confronti dei vertici della Miteni, l'ssessore regionale Bottacin si produce in dichiarazioni sconvenienti».

«Siamo i primi a chiedere a gran voce rigidi limiti su scala nazionale alla produzione di scarti industriali inquinanti. - ha quindi aggiunto il consigliere M5S Manuel Brusco - La regione, se è vero che ha messo in atto alcuni provvedimenti per affrontare il problema Pfas, l'ha fatto dopo aver chiuso gli occhi per anni. Quando nel 2016 io e i miei colleghi denunciavamo il grave inquinamento che colpisce le provincie di Verona, Vicenza e Padova, l'assessore Bottacin addirittura ci minacciò di denuncia per procurato allarme».

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