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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Sanità veneta, dopo l'inchiesta di Report gli attacchi alla Regione: «Tagli spaventosi»

PD e Movimento 5 Stelle rilanciano la ricostruzione fornita dal programma di Rai 3. La consigliera Baldin: «I posti letto nella sanità pubblica sono diminuiti e quelli nel privato accreditato sono aumentati»

È soprattutto politico l'eco lasciato dall'inchiesta andata in onda lunedì scorso, 5 dicembre, nel programma televisivo di Rai 3 Report. La ricostruzione giornalistica della sanità in Veneto mostra una realtà fatta di tagli alle strutture pubbliche, ampliamenti delle strutture private, lunghe liste d'attesa e carenza di medici. «È la realtà che denunciamo ogni giorno dai banchi dell'opposizione in consiglio regionale», ha commentato la consigliera del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, che aggiunge: «Il Veneto è una delle regioni che ha chiuso il maggior numero di pronto soccorso in Italia. Dal 1997 al 2020 sono passati da 69 a 15, un taglio spaventoso avvenuto negli anni in cui la Lega del presidente Luca Zaia ha governato la sanità veneta. Negli stessi anni sono state chiuse tutte le lungodegenze all'interno delle strutture pubbliche e rimangono soltanto quelle nel privato. Complessivamente, i posti letto nella sanità pubblica sono diminuiti e quelli nel privato accreditato sono aumentati».

E tra gli intervistati da Report c'era anche la consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon, la quale «ha evidenziato ancora una volta le conseguenze dei tagli e delle privatizzazioni a carico della sanità, da ultimo sulle case della comunità», hanno dichiarato il segretario provinciale del PD di Verona Maurizio Facincani, assieme a Matteo Melotti, segretario PD di Villafranca, Luca Martinelli, segretario PD di Povegliano, e Federica Foglia segretaria PD di Valeggio.
«E la situazione all'ospedale Magalini di Villafranca è molto pesante, con una grave carenza di personale che non mette i lavoratori nelle condizioni di svolgere il loro importante compito - hanno aggiunto i quattro esponenti veronesi del PD - Prima le continue chiusure per la conversione in Covid Hospital ed ora le schede ospedaliere rimaste inattuate e tutte le promesse di nuovo personale che sono state disattese».

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