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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

In citt raccolte 3 mila firme contro il premier Berlusconi

Il segretario provinciale del Pd D'Arienzo: "Si tratta di un 'no' al successo a qualunque costo"

La campagna lanciata dal segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani è di quelle che possono far discutere. Il politico emiliano ha prosposto una raccolta firme per chiedere al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di lasciare il proprio incarico. L'obiettivo è ambizioso, sono infatti 10 milioni le firme che il Pd si è impegnato a raccogliere per raggiungerlo. L'iniziativita di Bersani, secondo una nota diffusa dalla segreteria provinciale del Pd, sta procedendo positivamente anche a Verona, dove in pochi giorni i banchetti organizzati dai Circoli locali del Pd hanno raccolto oltre 3 mila firme.

“Siamo consapevoli della drammaticità del momento che viviamo – dichiara Vincenzo D’Arienzo, segretario provinciale del Pd – ma bisogna far fronte al fatto che stanno esplodendo le architravi e i presupposti del berlusconismo. Queste firme sono un “no” al successo a qualunque costo, al denaro e al potere con qualunque mezzo in un contesto in cui le veline sono diventate il riferimento delle ragazze e la voglia di apparire prevale a discapito dell'essere".

"Non cerchiamo la spallata giudiziaria. Nessuna magistratura potrà sanare la vergogna che il premier ci sta buttando addosso – prosegue D'Arienzo –. Nell'anniversario dei 150 anni di Unità d'Italia dobbiamo ricostruire il senso alla nostra storia. Ridare fiducia all’Italia: questa è la nostra responsabilità più grande. Chiedere 10 milioni di firme significa soprattutto ristabilire un dialogo con le persone”. Secondo il segretario provinciale del Pd "Verona ha ben compreso il pericolo".

“Ai nostri banchetti centinaia di persone, di qualunque orientamento politico - ha concluso D'Arienzo -, vengono a firmare e ci chiedono di non mollare. Qualcuno firma anche per chiedere una destra diversa. Altri lo fanno perché, come ha detto una nonna venuta a firmare con figlia e nipote, 'il futuro della più piccola della famiglia non sia mercificato dal potente di turno'. Tante le donne, ma anche tanti uomini che rispettano le mogli, le amiche, le figlie. Fanno ben sperare anche le firme di tanti giovani veronesi. Il prossimo fine settimana raccoglieremo ancora le firme e domenica 13 febbraio, in concomitanza con la manifestazione delle donne, chiederemo a Verona di esprimere ancora di più la sua disapprovazione e mandare a casa Berlusconi”.

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