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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

L'assessore Paloschi risponde all'opposizione sull'Imu

"Il Pd veronese farebbe meglio a rivolgere al governo Monti le proprie richieste, inattuabili per Verona"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

“Le sue richieste per la riduzione dell’IMU il PD veronese farebbe meglio a rivolgerle al Governo Monti che ha imposto questa nuova tassa e che, diversamente dal Comune, ha il potere di modificarla: rivolgerle al Comune è solo fare propaganda perché per Verona sono inattuabili”. Questa la risposta dell’assessore al Bilancio Piero Paloschi alle proposte avanzate dagli esponenti del PD locale. “La riduzione dell’aliquota IMU sulle prime abitazioni da 0,4 a 0,2 aggiunge l’assessore – pur consentita dalla normativa, non è concretamente attuabile nell’attuale situazione finanziaria del Comune di Verona. Questa misura, infatti, comporterebbe una riduzione di gettito valutabile nell’ordine di 20 milioni di euro. Si tratterebbe di una riduzione di risorse finanziarie assai rilevante, che il Comune non sarebbe in grado di reperire in altro modo se non aumentando altri tributi o riducendo il livello dei servizi attualmente garantito ai cittadini. E’ inoltre impensabile che questa riduzione di gettito possa essere anche soltanto parzialmente compensata da trasferimenti statali”. “Quanto all’assimilazione alla prima abitazione degli immobili posseduti da anziani residenti in case di riposo e alla agevolazione per gli immobili di proprietà di ATER – continua Paloschi – l’Amministrazione le ha già previste nel regolamento in fase di adozione. Per quanto riguarda, infine, l’assimilazione alla prima abitazione degli immobili concessi in comodato a figli, genitori, e altri soggetti legati da parentela o affinità con il proprietario, mi stupisce che gli esponenti del PD non sappiano che non è consentita dalla legge che, contrariamente a quanto avveniva in precedenza con l’ICI, considera questi immobili alla stregua di seconde case. Al riguardo non è neppure consentito ai Comuni di esercitare la propria autonomia regolamentare nemmeno facendosi carico della relativa perdita di gettito". “Sarebbe meglio – conclude Paloschi – che il PD e lo stesso presidente di Anci Veneto, Dal Negro, invece di fare inutili prediche al Comune di Verona, dicessero la verità sull’UMU, senza accontentarsi di vaghe promesse per il 2013: cioè che il Governo Monti, con il voto favorevole dei loro 2 partiti che lo sostengono, ha trasformato un’imposta federalista pensata per finanziare i Comuni senza gravare sulla prima casa dei cittadini, in una tassa tanto pesante per la maggior parte della popolazione quanto iniqua. Infatti dell’aumento dell’IMU ai Comuni non resterà nulla”.

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