Imu e Irpef: è guerra aperta tra palazzo Barbieri e il Pd

È guerra aperta sul fronte delle tasse locali: nell'agenda di palazzo Barbieri sono previste per questa settimana importanti discussioni sul bilancio di previsione del 2012, mentre sono appena state approvate regole e aliquote di Imu, addizionale Irpef e imposta di soggiorno.

Per i democratici, la stangata dell'Imu non tarderà a farsi sentire: "La patrimoniale per chi ha più di cinque anni immobili e i veronesi interessati sono circa un migliaio sui 153mila soggetti Imu presenti a Verona. Quindi è una patrimoniale per pochissimi, quasi una beffa. La botta si sentirà eccome: si passa da più 102 euro per le unità immobiliari con rendite da 450 euro fino ad arrivare a più 472 euro per le abitazioni con rendita di circa 1.000 euro".

Secondo il gruppo consiliare del Pd "i provvedimenti metteranno in ginocchio le famiglie, l'amministrazione si sta comportando come un Dracula padano". Tosi si era sempre ditto contrario alla reintroduzione dell'Imu, sperando che il governo Monti preferisse cambiare idea per puntare sui grandi patrimoni.

Il Pd denuncia una scarsa attenzione alle istanze del ceto medio, visto che l'Irpef "è stata raddoppiata per il 60 per cento della popolazione contribuente, mentre la nostra proposta, che è stata bocciata, sarebbe stata più moderata, soprattutto per i ceti più bassi".

Compatta la reazione dei fedelissimi di Tosi i quali sostengono che l'amministrazione "è stata costretta a mettere le mani nelle tasche dei veronesi non per sua volontà, ma per trasferire allo Stato 70 milioni chiesti a Verona dal Governo Monti. È stata aumentata l´addizionale Irpef pur esentando 55mila persone, ma con forte visione patrimoniale".