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Immuni non operativo in Veneto, Guarda: «Regione irresponsabile»

La consigliera regionale si è appena insediata e già annuncia un'interrogazione. Lo stesso farà con il Governo la senatrice veneta di Italia Viva Daniela Sbrollini

Neanche il tempo di insediarsi nel nuovo consiglio regionale, che Cristina Guarda di Europa Verde già annuncia un'interrogazione al presidente Luca Zaia per ottenere chiarimenti sulla mancata operatività dell’app Immuni in Veneto. Non le sarebbero dunque bastate le spiegazioni fornite dalla direzione del settore Prevenzione del Veneto e vorrebbe andare più a fondo. «La mancanza di governance univoca, di un coordinamento stretto e di una fattiva collaborazione tra Stato e Regioni è insostenibile in questo momento di emergenza sanitaria - ha commentato Guarda - Sono moltissime le persone che, in Veneto come in tutta Italia, hanno scaricato Immuni, sulla scia della nuova ondata di contagi da Covid-19 e delle richieste di responsabilità personale rivolte agli italiani dal premier Conte e dalla sua maggioranza. Di fronte a una richiesta di questo tipo, non possiamo che giudicare irresponsabile la scelta di non attivare l'app in una delle regioni più gravemente colpite dal virus. Nessuno, in questo momento di particolare fragilità dell'economia come del sistema sanitario, può permettersi il lusso di una tale iniezione di sfiducia nei confronti delle istituzioni: va posto immediatamente rimedio».

Il rimedio dovrebbe essere posto entro la prossima settimana, stando a quanto dichiarato proprio dagli uffici regionali. Ma il fatto che i veneti non sapessero della sostanziale inutilità di Immuni ha scoperto la Regione agli attacchi delle opposizioni. E così anche la senatrice di Italia Viva ed ex candidata alla presidenza del Veneto Daniela Sbrollini ha annunciato un'interrogazione al Governo. «Ma bisognerebbe che ci interrogassimo noi - ha commentato Sbrollini - Quanto siamo ingenui noi veneti? Ci raccontiamo che qui la sanità è efficiente più che in ogni altra parte d'Italia e invece scopriamo che il primo banale atto di prevenzione a disposizione nemmeno funziona. Vediamo Zaia questa volta con chi se la prende».

Ed anche il Partito Democratico di Verona ha chiesto al sindaco Federico Sboarina di riferire in consiglio comunale sullo stato dell'emergenza coronavirus e di convocare la commissione temporanea sul Covid per fare il punto della situazione sul territorio veronese. «Siamo preoccupati di una minimizzazione dell'emergenza Covid, quando mezza Europa è sull'orlo di un nuovo lockdown - hanno dichiarato i consiglieri Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani - E soprattutto siamo di fronte a buchi organizzativi giganteschi come quelli del mancato caricamento dei dati dell'app Immuni. Chiediamo al sindaco di tutelare i cittadini e la città e di farlo innanzitutto con una informazione puntuale che deve partire dalla condivisione dei dati e delle criticità nelle sedi istituzionali».

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