rotate-mobile
Politica Centro storico / Piazza Bra

Tosi sul conflitto Russia - Ucraina: «Zelensky non è capace di governare, il giorno prima di fare il premier faceva il comico»

L'ex sindaco di Verona in una lunga intervista critica il presidente ucraino: «Se ci fosse stato Poroshenko o un presidente politico forse non si sarebbe arrivati a questo punto»

Il deputato veronese di Forza Italia ed ex sindaco di Verona Flavio Tosi è stato intervistato quest'oggi, martedì 7 marzo, da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. Nel corso della trasmissione Tosi ha detto si essere pienamente d'accordo con quanto affermato da Silvio Berlusconi qualche giorno fa in relazione alla guerra in Ucraina ed ha anche aggiunto che «se ci fosse stato Poroshenko o un presidente politico forse non si sarebbe arrivati a questo punto». 

Lo stesso ex sindaco di Verona ha ricordato che «ci sono le diplomazie, i servizi e tutta una serie di strutture per evitare di arrivare a quella conseguenza lì», ovvero di giungere allo scoppio di un conflitto vero e proprio, sottolineando ancora una volta che «nel momento in cui però il tuo premier è un comico forse certi schemi saltano». E ancora, ha detto Tosi: «Zelensky prima di fare il presidente, il giorno prima, faceva il comico. Zelensky non è capace di governare perché faceva il comico». 

I conduttori della trasmissione hanno però fatto presente a Flavio Tosi che Zelensky si è candidato ed è stato democraticamente eletto, così come il fatto che lo stesso Silvio Berlusconi abbia avuto un passato da cabarettista. Tosi ha quindi replicato che Berlusconi anzitutto è stato un grande imprenditore di successo prima di dedicarsi alla politica e che, in secondo luogo, ad esempio in Italia, dagli elettori «sono stati votati pure i grillini e poi però se ne sono amaramente pentiti». Circa le possibili soluzioni della guerra in Ucraina, Flavio Tosi ha prospettato tre ipotesi: «O vince Putin e si porta a casa l'Ucraina, il che è impossibile. O vince l'Ucraina e sconfigge Putin, il che non è impossibile ma è molto poco probabile. Oppure si trovano d'accordo su qualcosa e per farlo bisogna che si siedano ad un tavolo, ed è quello che ha detto Berlusconi, perché questa guerra è la guerra degli americani e dei cinesi, questa non è la nostra guerra».

La colpa della guerra, il lapsus di Tosi e il comunicato di Un giorno da Pecora

Sin qui le parole di Flavio Tosi, in linea con le posizioni sul conflitto fino ad oggi espresse pubblicamente dall'ex sindaco di Verona. Nel comunicato stampa diramato nelle scorse ore da parte della redazione di Un giorno da Pecora, tuttavia, viene citato un virgolettato di Flavio Tosi che suona alquanto, probabilmente troppo, eclatante: «La guerra è colpa di Zelensky, perché è lui che coi carri armati è andato dalla parte di là, su questo non ci piove».

La prima domanda che ci si è fatti nel leggere il comunicato stampa è stata questa: Flavio Tosi ha realmente detto questa frase? La risposta l'abbiamo trovata al minuto 38.08 della trasmissione odierna di Un giorno da Pecora, quando il conduttore Giorgio Lauro gli chiede: «Ma quindi la guerra è più colpa di Putin o di Zelensky?». E Tosi candidamente (il "tono" qui ha una certa rilevanza) risponde con serenità: «La guerra è colpa di Zelensky, perché è lui che coi carri armati è andato dalla parte di là, su questo non ci piove, però...». A questo punto Giorgio Lauro interviene e dice: «È Putin che ha invaso...». E Tosi, di nuovo candidamente, afferma: «Appunto...non c'è dubbio di questo! Però probabilmente se ci fosse stato Poroshenko...». E via di seguito il discorso già riportato poco sopra, con Lauro che chiede a Tosi: «Cioè lei dice che Putin è stato provocato?». E Flavio Tosi replica in modo deciso: «Noooo, no, no...» (minuto 38.28). Strana conversazione, non c'è che dire: Tosi sosterebbe che la colpa della guerra è di Zelensky, ma quando gli viene chiesto dal conduttore se sta allora dicendo che Putin è stato provocato, invece di rispondere affermativamente, nega in modo deciso.

La dichiarazione di Tosi riferita nel comunicato della trasmissione Rai è stata ripresa da autorevoli testate, quali ad asempio il Corriere della Sera, dove è stata citata direttamente già nel titolo («La guerra? Colpa di Zelensky»), o ancora da un'agenzia come Adnkronos. Possiamo naturalmente sbagliarci e nel caso siamo pronti a cambiare idea, ma alla luce della dinamica dell'intervista, del tono in cui le cose vengono dette da Tosi e non da ultimo delle sue precedenti dichiarazioni al riguardo, ci permettiamo invece di suggerire di non prendere sul serio l'affermazione suddetta, ma di considerarla un singolare lapsus da parte di Tosi, il quale sul punto è sempre stato chiaro: la colpa della guerra è di Putin («Aiuti all’Ucraina per difendersi, - diceva Tosi il 13 febbraio scorso - perché è chiaro che è il paese aggredito»), poi lo stesso Tosi ha ogni volta fatto tutti i distinguo del caso sulle "competenze", più o meno adeguate secondo lui, del premier ucraino Zelensky nel governare l'attuale situazione di conflitto. D'altro canto, quando eventualmente i carri armati ucraini sarebbero "andati dalla parte di là" prima dello scoppio del conflitto? È chiaro, a nostro avviso, di come si sia trattato di un errore da parte di Tosi ("Zelensky" invece di "Putin"), di un lapsus freudiano se si vuole, la cui analisi lasciamo eventualmente ad altri. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tosi sul conflitto Russia - Ucraina: «Zelensky non è capace di governare, il giorno prima di fare il premier faceva il comico»

VeronaSera è in caricamento