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Grezzanella passa sotto Anas. L'assessore De Berti replica alle critiche

«Montare sul carro dei vincitori per qualcuno è diventato uno sport, una vera e propria passione», ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti

Montare sul carro dei vincitori per qualcuno è diventato uno sport, una vera e propria passione. E così, dimentichi di tutte le accuse faziose e dei rilievi pretestuosi con cui si esibirono all’indomani della sottoscrizione del 23 febbraio 2018, oggi scopriamo che i detrattori di quell’intesa tra Regione del Veneto e Anas, finalizzata allo sviluppo della rete stradale prioritaria regionale, sono i primi a intonare gli osanna per la firma da parte del premier Conte di un decreto che non fa altro che concretizzare quell’accordo da loro tanto bistrattato.

Dopo le parole della consigliera del PD Anna Maria Bigon, è l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, a commentare la firma del Premier sul decreto di riclassificazione delle strade venete, che concretizza l’Accordo Programmatico firmato poco meno di due anni fa dal presidente della Regione Luca Zaia, e dall’allora amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, il quale prevederebbe una serie di azioni per garantire una migliore fruibilità delle principali arterie regionali, assicurando adeguati investimenti per riqualificarle, ammodernarle, potenziarle e metterle in sicurezza.

Per il Veneto – prosegue l’assessore – la riclassificazione della rete si traduce nel trasferimento a carico del Contratto di Programma Anas MIT dei costi di gestione e manutenzione dei 700 chilometri riclassificati per una cifra annua di circa 21 milioni di euro, oltre a investimenti di manutenzione programmata per 10 milioni di euro/anno, con la previsione di uno specifico stanziamento complessivo per l’esercizio 2018-2022 pari oltre 100 milioni di euro. Questi ultimi non vengono oggi magnanimamente dispensati al Veneto grazie a chissà quali intercessioni politiche nei confronti del governo di Roma, come i suddetti ‘saltatori sul carro’ vorrebbero far apparire, ma sono il frutto di una pianificazione attenta e previdente, di una equilibrata ricerca di collaborazione con Enti nazionali come l’Anas, attuate dalla Giunta Zaia in questi anni.

Sottolineo che la gestione dei 700 chilometri riclassificati – precisa De Berti – continuerà a essere svolta da Veneto Strade anche se quest’ultima sarà partecipata da Anas, con buona pace di quanti a suo tempo si indignarono perché, a loro dire, rinunciavamo alla nostra autonomia operativa. La verità è che non abbiamo rinunciato ad alcuna nostra prerogativa e anzi abbiamo guadagnato per i veneti le risorse necessarie per creare una viabilità migliore e più sicura, risorse che diversamente sarebbero state assegnate ad altre Regioni.

L’assessore De Berti ha informato di aver inviato mercoledì, un'altra lettera ad Anas con la quale aggiorna l’elenco dei progetti da finanziare con i 100 milioni dell’accordo. Queste le indicazioni. 

2020

Viabilità oggetto di riclassifica:

  • S.R. 62 “della Cisa”. 2° stralcio “Grezzanella” – Variante di Villafranca di Verona, per 24.000.000 euro;  
  •  S.R. 50 “del Grappa e del Passo Rolle”. Galleria di Lamon “Pala Rossa”, Lamon (BL), per 8.000.000 euro di fabbisogno (a fronte di un importo progettuale di 25.000.000 euro);   
  • S.R. 48 “delle Dolomiti”. Innesto tra la SR. 48 e la S.P. 532, ad Auronzo di Cadore (BL), per 3.500.000 euro.

Inoltre per quanto riguarda la viabilità già di competenza statale, nell’aggiornamento al contratto di programma è stato chiesto un ulteriore finanziamento relativo alla S.S.12 “dell’Abetone e del Brennero”, variante da Buttapietra Sud alla Tangenziale di Verona, per 145.000.000 euro;

2021

Viabilità oggetto di riclassifica:

  • S.R. 10 “Padana Inferiore”. Variante in nuova sede fra Este (PD) e Legnago (VR), per 50.000.000 euro;  
  • S.R. 11 “Padana Superiore”. Rotatoria con Via Cordellina, Altavilla Vicentina (VI), per 955.000 euro;
  • S.R. 11 “Padana Superiore”. Rotatoria a Tavernelle di Altavilla Vicentina (VI), per 1.100.000 euro;
  • S.P. 15 “Messa in sicurezza della viabilità” tra i Comuni di Fontanelle (TV) e Conegliano (TV), per 10.000.000 euro;  
  • S.R. 11 “Padana Superiore”. Rotatoria ospedale di Dolo (VE), per 1.000.000 euro.

Anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle veneto, Manuel Brusco, è intervenuto sul passaggio di 700 chilomentri di arterie stradali ad Anas, che mettendo sul piatto 100 milioni entra così in Veneto Strade. 

Mi sono speso personalmente nelle sedi istituzionali e politiche. Questo decreto aveva una grande importanza. Era indispensabile scardinare un ritardo storico nel piano di collegamenti stradali della nostra regione. Il Governo ancora una volta dimostra attenzione per il nostro territorio e la Regione si è posta su un piano costruttivo di collaborazione. Finanziamenti e accordi rischiano però di cadere nel nulla senza un piano chiaro delle vere necessità.
Ci sono infrastrutture – continua Brusco – realizzate solo in parte in passato o nemmeno iniziate, malgrado siano state più volte indicate come indispensabili. Sto pensando alla variante alla Strada Statale 62 Grezzanella il cui completamento è atteso da decenni e che risolverebbe il problema dell’attraversamento del traffico a Villafranca di Verona o la costruzione della Strada Statale 10 nella Bassa Veronese e Padovana o la Strada Mediana tra Isola della Scala, Bovolone e la SS 434 Transpolesana che allegerirebbero il territorio dal traffico pesante.

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