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La giunta Sboarina e il 2020: «Anno orribile, ma dai risultati incredibili. Ora 2021 da leoni»

Il sindaco di Verona: «Nonostante il 2020 sarà l’anno ricordato come quello del Covid, a ripensarci ora sembrano quasi incredibili i risultati amministrativi raggiunti in questi mesi»

«Nell’anno più difficile dal secondo Dopoguerra, è sorprendentemente lungo l’elenco di risultati importanti che Verona porta a casa», lo sottolinea una nota ufficiale di palazzo Barbieri che rivendica come «nonostante la pandemia e l’emergenza sanitaria ancora in corso, gli eventi atmosferici che a fine estate hanno messo in ginocchio la città e nonostante la generale crisi economica, il 2020 ha visto concretizzarsi progetti amministrativi e interventi di cui si parlava da anni. Niente è stato lasciato indietro, - prosegue la nota - l’Amministrazione ha mantenuto tutti gli impegni presi rispettando obiettivi e tempi, e in alcuni casi addirittura anticipando le scadenze che si era prefissata. Non sono mancati gli investimenti, a cominciare da quelli per la sicurezza, per la scuola e per sistemare strade e marciapiedi di tutta la città».

Scarica il documento sintesi attività amministrativa 2020 Comune di Verona

Nell’anno "orribile", sono stati raggiunti quelli che nella nota di palazzo Barbieri vengono definiti degli «obiettivi epocali», progetti di cui «si parlava da decenni» e che «l’Amministrazione ha concretizzati in meno di tre anni». Ne vengono ricordati due su tutti: la fusione strategica tra le municipalizzate Agsm-Aim, un processo avviato di fatto l’anno scorso e che «ha portato alla creazione della prima multiutility del Veneto, i cui benefici per il territorio si vedranno già dai prossimi mesi». Il Central Park all’ex scalo merci ferroviario, in riferimento al quale la nota sottolinea che «dopo la firma di martedì dell’Addendum, la sua realizzazione è più che una certezza e sarà prono nel 2024, ben prima di quanto ipotizzato all’inizio».

In Arena e al Teatro Romano, ricorda inoltre la nota del Comunne di Verona, «la musica e gli spettacoli non hanno mai smesso di far sognare i cittadini, uno sforzo indispensabile per il rilancio post lockdown e per la ripresa turistica a cui si punta con il nuovo anno. Una su tutte la deroga ottenuta dal ministero per i 3.000 spettatori in Arena». In parallelo si è poi fronteggiata l’emergenza sanitaria: da marzo il Covid è stato il nemico comune da affrontare, con la città chiamata a quel senso di responsabilità e determinazione di cui sa fare grande sintesi: «In tutti questi mesi, - si legge ancora nella nota di palazzo Barbieri - nessuno è rimasto indietro, sono sempre stati garantiti tutti i servizi essenziali, molte le iniziative e i provvedimenti attuati dall’Amministrazione per tutelare in primis la salute pubblica ma anche per dare sostegno alle categorie più colpite dalla pandemia, le nuove povertà come gli operatori economici».

Giunta Sboarina Verona 2020 foto di gruppo

Giunta Sboarina Verona 2020 

Il bilancio 2020 del Comune di Verona

Il bilancio del 2020 è stato illustrato mercoledì 30 dicembre nel tradizionale punto stampa che il sindaco Federico Sboarina insieme alla giunta riserva ai giornalisti locali, l’occasione anche per anticipare i principali appuntamenti dell’agenda 2021. «Si conclude un anno orribile, l’anno del Covid - ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Un’emergenza che tuttavia abbiamo saputo fronteggiare su tutti gli aspetti, senza trascurare la gestione della città nel suo complesso. Siano andati incontro ai bisogni di cittadini e categorie economiche con provvedimenti ad hoc, con ordinanze che sono state prese ad esempio da altri sindaci in Italia. Nonostante il 2020 sarà l’anno da tutti ricordato come quello del Covid, a ripensarci ora sembrano quasi incredibili i risultati amministrativi raggiunti in questi mesi su tanti altri aspetti, con risultati davvero epocali che ci proiettano in un 2021 che ha tutte le carte in regola per essere un anno da leoni».

Il primo cittadino sccaligero Federico Sboarina ha quindi aggiunto: «Le più importanti classifiche nazionali confermano l’eccellente qualità della vita di Verona e certificano il significativo miglioramento negli ultimi due anni, in campo economico come in quello sociale, ambientale e occupazionale.  La pandemia e il nubifragio di fine agosto hanno richiesto un enorme dispendio di energie, tuttavia non abbiamo mai perso di vista gli obiettivi che ci siamo dati per lo sviluppo e la crescita della città, impegni concreti che non rimarranno sulla carta come accadeva in passato ma che diventeranno davvero valore aggiunto per i veronesi e il territorio. Penso alla fusione tra Agsm e Aim, un passaggio epocale che porterà il nuovo gruppo a giocare un ruolo di leadership nel settore delle multiutility, con vantaggi in termini di servizi e tariffe per i cittadini. Per anni se n’è parlato, noi ci siamo riusciti. Idem per la trasformazione dell’ex scalo merci in grande parco urbano, fino a tre anni fa nella migliore delle ipotesi si dava il 2024 come anno di dismissione da parte delle Ferrovie e avvio di tutto il processo. Oggi possiamo invece dire che per quella data la città avrà già il suo Central Park, un parco vivibile su una grande area che sarà destinata a verde. Non nascondo l’orgoglio, questo è in assoluto una delle priorità della mia Amministrazione, è la mia visione di Verona, quella che sta prendendo forma attraverso la Variante 29, il documento urbanistico basato sulla rigenerazione senza consumo di suolo e che riqualifica le aree degradate di tutto il territorio».

Federico Sboarina ha quindi sottoline ato che «mai come quest’anno è stata incentivata la sicurezza, con investimenti in termini di personale, con l’assunzione di 49 nuovi agenti, e tecnologia senza precedenti. Lo stesso dicasi degli interventi sulle strade, per i quali è stata stanziata la somma di 5 milioni di euro, che prima era pari a zero, o per le scuole, che hanno visto evase tutte le quasi 5 mila domande di lavori di manutenzione. Tutto questo, nel complicato contesto pandemico, in cui ancora una volta la città e i veronesi hanno dimostrato quella forza e quella determinazione che sono la cifra di una comunità che ha pochi eguali nel resto del Paese, capace di rialzarsi più forte di prima e sempre pronta a rimboccarci le maniche. Queste premesse faranno del 2021 un anno da leoni, - ha concluso il sindaco di Verona Federico Sboarina - lavoriamo per riportare Verona allo standing internazionale che si era conquistata nei due anni precedenti e per dare seguito alle grandi opere e ai grandi progetti che ne cambieranno per sempre il volto alzandone notevolmente gli standard qualitativi».

Agenda e priorità del 2021

Il 2021 «sarà l’anno dell’Arsenale», i veronesi non lo vedranno più come luogo degradato «perché partiranno i cantieri veri con la demolizione delle costruzioni non storiche, il rifacimento dei tetti per una rigenerazione già avviata quest’anno con la prima porzione di parco». Rigenerazione sarà anche per il quartiere di Veronetta, con «il grande parco all’ex Passalacqua che sarà pronto l’anno prossimo e darà una svolta epocale alla vivibilità e alla valorizzazione del quartiere universitario».

Sul fronte infrastrutture, si darà finalmente avvio alla «realizzazione della variante alla Statale 12, che si vuole pronta entro le Olimpiadi del 2026 con un’accelerata sui finanziamenti che a tale scopo potrebbero essere inseriti nel Decreto Cortina». Si è pronti a partire anche con «il colossale progetto per il ribaltamento del casello di Verona sud, opera questa che, insieme a quella prevista per il casello Nord dell’A22, finita nel 2021, miglioreranno indiscutibilmente la viabilità delle arterie di adduzione, a beneficio di tutto il traffico cittadino».

Culturalmente, palazzo Barbieri annuncia che nel 2021 «la città sarà animata da un anno di iniziative ed eventi per i settecento anni danteschi, oltre che per la stagione areniana che non aspetta altro che incontrare il pubblico. Rallentato a causa del Covid, a giungo sarà pronto il progetto esecutivo per il nuovo stadio. A gennaio riprenderanno invece i contatti con gli investitori internazionali che hanno manifestato il loro interesse all’opera e a giugno il progetto definitivo». Del Central Park si è già detto che «nel 2021 si potrebbero vedere i cantieri», mentre per Agsm-Aim «l’anno nuovo darà i primi risultati della fusione».

Le prove e i provvedimenti del 2020 per gestire l’emergenza sanitaria  

L’emergenza sanitaria ha visto il Comune di Verona impegnato su tutti i fronti, con «uno straordinario impegno di energie e risorse finanziarie». Dal 21 febbraio in avanti sono stare molte le ordinanze emanante per la gestione del contagio, molte delle quali sono state «prese ad esempio anche da altri sindaci in Italia». Due esempi su tutti: la chiusura dei parchi gioco a marzo prima in anticipo sui decreti governativi e l’istituzione del senso unico pedonale in novembre e dicembre per gestire gli affollamenti in centro.  

Da marzo in avanti sono stati molti gli interventi per sostenere i bisogni dei cittadini e delle categorie economiche. Per aiutare le famiglie sono state rimborsate le rette e le quote mensa delle scuole chiuse da marzo; sono stati resi gratuiti gli stalli blu, al parcheggio Centro si è potuto parcheggiare gratis, gratuiti e anticipati i plateatici, prorogato il pagamento delle tasse comunali. Prolungata l’accoglienza nei dormitori comunali, aperti anche di giorno. Aprile è stato il mese dell’arrivo dei buoni spesa erogati dal Governo, 77.800 quelli arrivati a Verona e distribuiti ad altrettanti beneficiari attraverso la macchina organizzativa del Sociale, insieme alla Polizia locale e alla Protezione civile, operativa h24 grazie al numero verde attivato appositamente. Maggio ha portato con sé i primi segnali della ripresa estiva, a cui l’Amministrazione ha risposto con interventi mirati. Tra questi, il potenziamento del trasposto pubblico, la sanificazione dell’Arena in vista dell’imminente avvio della stagione speciale organizzata da Fondazione Arena, una massiccia campagna di sanificazione delle piazze e dei luoghi più frequentati dai cittadini, con il sostegno dell’Esercito.

Fra le prove dolorose del 2020 anche il lutto che ha colpito l’Amministrazione con la scomparsa, a metà giugno, dell’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco, una perdita che ha profondamente scosso la Giunta, in primis il sindaco, legato al senatore da «vera amicizia personale oltre che da un solido legame politico». Il 2020 è stato anche l’anno dell’abbandono e ritrovamento in strrada del piccolo Zeno, durante le ore serali, ad un incrocio del quartiere Golosine. Un episodio che ha scosso tutta la città e che, ugualmente, ha avuto un epilogo positivo per il bambino, prontamente accudito dall’ospedale di Borgo Trento e poi destinato ad una famiglia affidataria, ma evento positivo anche per la grande risposta di solidarietà giunta dai moltissimi veronesi che si sono offerti di adottarlo.  

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