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Politica Stazione / Piazzale XXV Aprile

Alta Velocità, Gennari replica a D'Arienzo: «La logistica non c'entra»

Il parlamentare democratico è preoccupato per il possibile stop alla Tav Brescia-Verona in vista del 2025 quando entrerà in funzione il tunnel del Brennero. Il consigliere 5 Stelle: «Sulla Tav non viaggiano merci»

Il parlamentare veronese del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo si è allarmato quando ha letto nella nota di aggiornamento al Def (documento di economia e finanza) che il progetto per l'Alta Velocità tra Brescia e Verona fa parte delle grandi opere sottoposte dal governo Lega-5 Stelle ad una «rigorosa analisi costi-benefici». Un fatto che non è nemmeno una novità, dato che il ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli aveva anche annunciato che l'analisi costi benefici per la Tav Brescia-Verona sarebbe stata pronta entro la fine dell'anno. Però è vero, un conto sono le parole e un altro conto sono i documenti programmatici dell'esecutivo. Per questo D'Arienzo si è allarmato, dichiarando che l'attuale governo vuole fermare l'Alta Velocità Brescia-Verona; un'opera che per il parlamentare PD è invece strategica, anche in vista del 2025, quando sarà attivo il tunnel ferroviario del Brennero.

A Vincenzo D'Arienzo ha replicato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Verona Alessandro Gennari.

Tav Brescia-Verona e Brennero sono due infrastrutture completamente diverse - ha spiegato Gennari - Siamo di fronte ad un esponente politico che prende argomenti tra loro diversi, li mischia per crearsi una teoria e poi la diffonde come se nulla fosse. Bisognerebbe sapere e precisare che l'Alta Velocità non trasporta merci. La logistica non c'entra nulla. Ed è preoccupante che un esponente del Partito Democratico critichi la scelta del ministero di fare i conti come si deve per un'opera che costa di media tra i 60 e gli 80 milioni di euro a chilometro. Evidentemente a loro non interessava. Un buon governo deve scegliere se un'opera serve oppure no, ed in caso dirottare risorse dove serve.

Contro il parlamentare democratico anche il comitato Cittadini contro il disastro Tav, il quale ha invitato D'Arienzo a confrontarsi pubblicamente con i No-Tav, così «potrà spiegare ai cittadini ed a noi i presunti vantaggi che il Tav porterebbe a Verona. Di sicuro porterebbe nuove tasse visto che i miliardi di euro che verrebbe a costare sono a carico dei cittadini italiani».

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