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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Colognola ai Colli / Piazza Vittorio Veneto

Frazione di San Vittore da Colognola a Soave: raccolte firme per indire un referendum

Il Gruppo di Monte Moro ha organizzato una petizione popolare per permettere che siano i cittadini a decidere il passaggio nella frazione sotto il comune di Soave

La frazione di San Vittore a Colognola ai Colli preme per passare sotto la giurisdizione di Soave. Il Gruppo di Monte Moro, antico nome della località, ha già raccolto le firme per indire un referendum consultivo sulla vicenda, anche se i sindaci coinvolti non sono molto convinti che la consultazione popolare si farà.

Come riporta il quotidiano L'Arena, il sindaco di Soave, Lino Gambaretto, appare piuttosto scettico, così come il primo cittadino di Colognola: "Diciamo che la proposta di indire un referendum sembrava a livello di pour parléè alcuni mesi fa, quando ho ricevuto i rappresentanti del Gruppo di Monte Moro spiegando loro che non potrebbero aspettarsi nuovi servizi. Ma la faccenda ha subito poi un'accelerazione in frazione. Al punto che mi sono sentito con il collega Alberto Martelletto sulla questione, che mi è parso molto scettico. A suo parere il referendum per staccarsi da Colognola, non si farà. In Regione ci sono spinte per nuove aggregazioni e non per separazioni di centri abitati. Comunque resto disponibile ad un dialogo con i sanvittoresi, anche se non vorrei si arrivasse per questa cosa, allo scontro tra Soave e Colognola".

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Colognola ai Colli, Alberto Martelletto, che, come riporta L'Arena, ha dichiarato: "San Vittore ha tutte le strade bitumate di recente. Ha un centro sportivo che nessuna frazione di Soave può vantare. Abbiamo appena investito 650 mila euro per il cimitero del paese. Inoltre eroghiamo 1.600 euro di contributo a bambino per i 35 bimbi frequentanti la materna. Soave appena 700 euro a bimbo. È un paese agricolo con poco più di 700 residenti, che ha un solo un paio di piccoli esercizi commerciali. È vero che molte famiglie gravitano maggiormente a Soave, per un fatto di vicinanza. Tuttavia la libera circolazione è garantita dalla Costituzione, tutti possono andare dovunque. Non può essere solo una questione limitata al cambio di nome del paese sui documenti: questo semmai è un disagio." - continua Martelletto - Vorrei che si facesse avanti il referente politico di questo fantomatico comitato referendario in Regione, che avvallerebbe la proposta di questa disgregazione, già fallita nel 1948. Mi risulta vi siano incentivi per aggregazioni e fusioni di Comuni e paesi a Venezia, non certo per dividerli. Vorrei chiedere poi ai promotori del referendum: quali servizi hanno in più le frazioni di Soave, rispetto a San Vittore? Tanto più che mi risulta esserci un'intera sezione di bambini residenti a Soave, che frequentano la scuola materna di San Vittore, ma non il contrario".

Sempre su L'Arena, il primo cittadino di Colognola conclude: "Assicuro i sanvittoresi che si tratta di un gruppo sparuto che ha un soavese nelle sue fila e che non sono mai venuti a presentarsi dal sottoscritto, ma hanno lavorato sempre in modo sotterraneo, nonostante avessi loro aperto l'archivio comunale per fare le ricerche sulle consultazioni precedenti su questo tema della secessione. Hanno sempre rifiutato il dialogo con l'amministrazione comunale e sono sicuro che in paese non hanno alcun seguito, né consenso". Non resta che rimanere in attesa di questo presunto futuro referendum.

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