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Convegno di Forza Nuova a Verona: «Apriremo una sede a Veronetta»

L'annuncio è stato dato durante il convegno «Verona, Vandea d'Europa», spostato in una saletta di Porta Palio dopo la disdetta data a due giorni dall'evento dal Grand Hotel Des Arts

Due eventi politici delicati nella giornata di oggi, 24 novembre, a Verona. Uno è il corteo antiabortista che dalla stazione di Verona Porta Nuova arriverà in piazza Nogara, dopo un comizio in piazza Bra per chiedere l'abrogazione della legge 194, quella che da quarant'anni norma in Italia l'interruzione di gravidanza.

Prima di questo corteo, questa mattina, si è svolto un convegno di Forza Nuova, intitolato «Verona Vandea d'Europa». Il convegno si sarebbe dovuto svolgere al Grand Hotel Des Arts, il quale ha però dato la disdetta della sala a meno di due giorni dall'evento. Forza Nuova aveva dichiarato che il convegno si sarebbe svolto comunque e infatti è stato spostato in una saletta di Porta Palio, di proprietà del Comune ma data in gestione alla Società di Mutuo Soccorso.

L'evento si è svolto senza grosse agitazioni e Forza Nuova ha annunciato di voler aprire la propria sede a Verona nel quartiere di Veronetta a dicembre.
L'evento si è svolto senza grosse agitazioni, ma non senza polemiche. Il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco ha dichiarato: «Le buonanime di Giulio Segato e di Carlo Furlan, che Porta Palio hanno salvato dal degrado e rimesso a nuovo, si staranno rivoltando nella tomba nel vedere, da lassù, la porta bardata di bandiere di Forza Nuova, stile quartier generale nazista. Io non so come sia maturata questa decisione. Nell'organigramma della Società di Mutuo Soccorso vedo la vicepresidenza assegnata all'assessore leghista Francesca Toffali, e fin qui nulla di strano (si fa per dire), ma vedo anche consiglieri che sono stati candidati in liste che si sono professate di centrosinistra. Possibile che nessuno abbia avuto il coraggio di assumere una posizione contro questa porcata? La morale di questa brutta giornata, che vede blindare una parte della città per consentire di manifestare a gente che la democrazia ce la vorrebbe togliere, è che il corteo nazifascista di Verona è stato consentito grazie al silenzio-assenso del Comune di Verona».

In una città normale, guidata da un'amministrazione normale - hanno aggiunto i gruppi antifascisti veronesi - la giunta avrebbe perlomeno dichiarato il suo dissenso. Sono proprio vicende come questa che procurano una brutta nomea a Verona, facendola finire, ancora una volta, sulle prime pagine nazionali.

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