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Forza Italia si ribella: "An ci ha tradito"

L'assessore Polato: "Ci stanno remando contro. La citt sta perdendo dignit"

Più che di bilanci in rosso, nei corridoi delle amministrazioni comunali e provinciali della città, si potrebbe parlare di “allarme” rosso. Questo in riferimento al terremoto innescato dalla presunta frattura politica di Gianfranco Fini con il leader Silvio Berlusconi. A tenere banco in città è la trepidante attesa per le nomine delle municipalizzate e i rapporti tra gli ex forzisti e la componente di An più vicina al presidente della Camera.

E ora le posizioni del coordinatore regionale del Pdl, Alberto Giorgetti, sono quanto mai opportune. Se non altro per chiarire i nodi e le problematiche che lo zoccolo duro del partito Berlusconiano ha sollevato dopo il polverone post-elettorale che ha tagliato fuori Verona da tutte le poltrone eccellenti. A lanciare la sfida pidiellina è l’assessore al Patrimonio, Daniele Polato, che chiede a gran voce un chiarimento tempestivo da parte del direttivo provinciale e regionale: “La situazione non è delle migliori, nonostante Verona sia stata protagonista alle ultimi elezioni, unica città a non registrare un calo di consensi. Abbiamo proposto il miglior candidato possibile che alle urne che ha ottenuto un grande riscontro da parte dei cittadini. Ma a quanto pare non è servito. Probabilmente non si tiene più conto del radicamento sul territorio, dei voti e dell’esperienza politica. Non vorrei mai che qualche candidato veronese abbia ‘barattato’ Verona e provincia per sbarazzarsi della concorrenza”. Non ha peli sulla lingua Polato, che chiede tuttora una riunione del direttivo e lancia l’ennesima sfida al riconfermato assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, altra pedina importante degli equilibri scaligeri. E l’imbarazzo del Pdl viene immediatamente indirizzato alla componente di An, colpevole di aver monopolizzato le cariche.

“L’ipotesi più plausibile è che qualcuno abbia cercato di sistemare sé stesso svendendo i consensi degli altri candidati a favore di città non meritevoli come Padova, che in Regione ora la farà da padrona grazie alle nomine pesanti ottenute, a spese della nostra città, che doveva e deve avere il peso che merita”. Ora l’appuntamento atteso è quello delle municipalizzate con le nomine Amia e Agsm e la riunione con i vertici del Pdl, prevista per venerdì prossimo. “Noi ci adegueremo alle decisioni ma porremo al centro del dibattito tutte le ambiguità che abbiamo accusato finora, a partire dal modo deleterio e vergognoso con cui si è attuata, da parte di An, l’epurazione della componente essenziale di Forza Italia”.

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