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Evento di Fortezza Europa, il patrocinio del Comune amplifica la polemica

La controversia politica era già accesa a causa della concessione di un credito formativo da parte dell'Ordine degli avvocati di Verona

Come se non ci fosse già abbastanza polemica per la concessione da parte dell'Ordine degli avvocati di Verona di un credito formativo per gli avvocati che parteciperanno domani, 30 novembre, all'evento sulla legittima difesa organizzato da Fortezza Europa, anche il Comune di Verona interviene concedendo il suo patrocinio alla serata, ottenendo l'effetto di amplificare la controversia dando una ragione in più allo scontro politico.

"L'amministrazione non si fa problemi a censurare i libri e il Tocatì ma, a quanto pare, si trova a suo agio con i neofascisti", scrive la deputata veronese del PD Alessia Rotta che in questo modo attacca il sindaco Sboarina e si dice dispiaciuta perché "un ordine prestigioso come quello degli avvocati di Verona si presta ad un'iniziativa che ha carattere propagandistico più che formativo. Ci sono stati convegni che hanno visto la presenza di esponenti politici, ma si trattava di politici con un ruolo istituzionale o attivo, come ad esempio di estensore di una norma, rispetto al tema trattato. Oppure si è cercato di bilanciare le posizioni con un contraddittorio. L'assenza di tali circostanze in questo caso solleva parecchi dubbi, legati quantomeno a ragioni di opportunità".

Più diretto è invece il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco che ha chiesto apertamente di togliere il patrocinio del Comune.

Al sindaco Sboarina diciamo chiaramente che deve decidere cosa vuol fare da grande, uscire dal suo guscio e spiegarci se vuole essere il sindaco di tutti o se vuole reggere il palco a formazioni politiche con nostalgie per il Ventennio e simpatie per i criminali nazisti; che predicano contro i valori di uguaglianza, libertà e fraternità e mal sopportano le regole della democrazia e della civile convivenza - scrive Bertucco - Questo atteggiamento ambiguo è confermato anche dal patrocinio recentemente concesso al Comitato Pasque Veronesi, altra formazione estrema dichiaratamente anti-illuminista, contraria al Concilio Vaticano II e con posizioni politiche e sociali allucinanti. Anche il suo predecessore Flavio Tosi li sfruttò per i voti, ma poi capì che era meglio tenerli a distanza.

A tutte le accuse, Fortezza Europa ha risposto sulla sua Pagina Facebook.

Pare che nelle zucche di qualche paladino della democrazia, l'unico dissenso consentito sia quello mirante a cancellare ogni presa di posizione a difesa di identità, tradizione, famiglia - si legge - Chiunque si permetta di esprimersi a favore di tali categorie, viene subito bersagliato come neofascista, neonazista, nazifascista. Silenziare, diffamare e delegittimare chiunque osi pensare diversamente, restano quindi le ultime cartucce rimaste in canna a quel poco che rimane della sinistra comunista a 100 anni dall'Ottobre russo. Questa cricca di benpensanti la puoi trovare, mascherata, subdola, anche qui, nella nostra Verona. La si scorge, ad esempio nel vano tentativo di censura diretto contro il pensiero tradizionale, in qualche politicante paffutello sempre pronto a vedere immaginarie trame nere, ma cieco sulla criminalità dei suoi amici immigrati, in alcuni giornalisti per i quali, se non la pensi come loro vorrebbero, sei un fascista, in pochi avvocati, che cercano di boicottare un convegno su una storia vera, tragica di un loro collega che difese il padre. Un convegno, bello e interessante, che a maggior ragione sa di libertà.

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