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La Lega annuncia: «Arrivano in Veneto 125 milioni di euro per la scuola». Zaia: «Sono una finestra sul futuro»

«Ciò di cui il nostro paese si dimentica spesso - dice il governatore Zaia - è la necessità che i giovani vengano accompagnati verso il futuro, in un mondo che viaggia a velocità esponenziali e richiede azioni tempestive e appropriate. Ben venga quindi questo stanziamento del Pnrr»

«Questi fondi sono una finestra sul futuro, un vero investimento solido che possiamo fare per i nostri ragazzi in un comparto, quello dei giovani, di cui questo paese spesso si dimentica. Vigileremo attentamente che ogni euro venga speso in maniera veramente utile e dedicata i ragazzi». Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione allo stanziamento di 126,8 milioni di euro dedicato alle scuole del Veneto nell’ambito del "Piano Scuola 4.0" del ministero dell'istruzione, legato al Pnrr di innovazione didattica, annunciato mercoledì dal ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.

Secondo quanto si apprende da una nota della Regione, per il Veneto lo stanziamento prevede 96,9 milioni per "Next generation classrooms", le classi innovative, e 29.9 milioni per "Next generation labs", gli spazi per le professioni digitali del futuro. «Ciò di cui il nostro paese si dimentica spesso - aggiunge il governatore Zaia - è la necessità che i giovani vengano accompagnati verso il futuro, in un mondo che viaggia a velocità esponenziali e richiede azioni tempestive e appropriate. Un paese che non sta al passo con questi ritmi - dice il presidente Veneto - e non mette i nostri giovani in grado di competere alla pari con i loro coetanei stranieri, in realtà li lascia fuori dal mercato. Ben venga quindi questo stanziamento del Pnrr - conclude Zaia - nella speranza che sia il primo di una lunga serie».

Soddisfazione è stata espressa anche dal deputato e coordinatore della Lega in Veneto Alberto Stefani, il quale spiega: «Il piano prevede la trasformazione di classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e la creazione di laboratori per le professioni del futuro, e ciascuna scuola potrà decidere in autonomia come utilizzare le risorse. I dirigenti scolastici, in collaborazione con l'animatore digitale e il team per l'innovazione, potranno costituire un gruppo di progettazione insieme a docenti e studenti per pianificare gli interventi. A disposizione di ogni istituto ci saranno strumenti di accompagnamento, come il Gruppo di supporto al PNRR, costituito al ministero dell'Istruzione e negli Uffici scolastici regionali, oltre che la Task force scuole, gestita in collaborazione con l'Agenzia per la coesione territoriale».  

Lo stesso Alberto Stefani, dopo aver rivendicato l'operato della Lega spiegando che «mentre gli altri chiacchierano, la Lega lavora per i cittadini e per dare risposte concrete alle richieste che arrivano dai territori di tutta Italia», ha quindi indicato quella che dovrebbe essere la ridistribuzione su base provinciale delle risorse: «Nello specifico arriveranno risorse sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria per un complessivo di 6 milioni di euro per la provincia di Belluno; di 23 milioni di euro per la provincia di Padova; di 6 milioni euro per la provincia di Rovigo; di 23,5 milioni di euro per la provincia di Treviso; di 20 milioni di euro per la provincia Venezia, di 22 milioni di euro per la provincia di Verona e 24 milioni di euro per la provincia di Vicenza».  

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