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M5S in piazza a Venezia anche per i lavoratori di Fondazione Arena

Il 4 novembre è in programma la manifestazione dei lavoratori della Fenice. Manuel Brusco: "Manifesteremo anche contro Tosi e la sua gestione fallimentare dell'ente"

Nella storia della Fondazione Arena è iniziata l'era Fuortes bis, un periodo dalla durata imprecisata in cui il commissario resterà alla guida dell'ente lirico veronese fino all'avvio del suo processo di risanamento che molto probabilmente coinciderà con l'accesso alle agevolazioni messe a disposizione della legge Bray. Agevolazioni che passano attraverso un piano di sacrifici messo a punto proprio dal commissario Carlo Fuortes, in cui il sacrificio più grande è quello del corpo di ballo tagliato completamente

Tanti dunque gli argomenti che s'intrecciano intorno a Fondazione Arena. Il più importante è quello del risanamento, in cui i sindacati cercano in tutti i modi di salvare i posti di lavoro e una parte dello stipendio dei lavoratori che verrebbero meno se il piano di Fuortes non venisse modificato. Altro discorso è invece quello della gestione dell'ente dopo il commissariamento, perché se Carlo Fuortes dovesse terminare il suo incarico prima delle prossime elezioni amministrative, si ripartirebbe da un'ente di nuovo in mano al sindaco Tosi. Situazione che non piace al PD e neanche al Movimento 5 Stelle che con il consigliere regionale veronese Manuel Brusco non usa giri di parole: "Tosi vuole distruggere la cultura veronese e lo ha dimostrato chiedendo la liquidazione della fondazione. Ora a pagare gli errori della gestione di cui è responsabile, sarà il corpo di ballo. Questo è inaccettabile. Tosi è il responsabile politico di questa situazione e i suoi amici inseriti alla gestione della fondazione sono finiti nel mirino dell'Anac".

Il grillino Brusco torna sul tema del conflitto d'interessi del sovrintendente Girondini, sempre difeso dal sindaco Tosi. "Molto grave - continua Brusco - è anche la complicità fra Tosi e Renzi nata con il Sì al referendum del sindaco di Verona che vuole lavarsi le mani dei problemi della fondazione e metterla in mano ai privati".

"A pagare devono essere i responsabili, non gli artisti e i tecnici. Per questo manifesteremo coi lavoratori al Gran Teatro la Fenice di Venezia il 4 novembre - annuncia Brusco - Personalmente, la mia protesta e quella del M5S saranno contro il sindaco di questa città. Il fatto che lui non creda nella cultura non significa che questa non abbia valore. I lavoratori della fondazione vogliono un adeguamento dell’investimento culturale ai livelli europei e uno sforzo organizzativo di tutto il sistema che li riguarda per meglio assolvere allo scopo sociale intrinseco ai teatri: la cultura per tutti i cittadini".

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