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Fondazione Arena. La situazione secondo Tosi e la replica alle critiche arrivate

"Il confronto sul piano di rilancio potrà aver luogo nell'imminente autunno, dopo che la Fondazione avrà avuto i risultati delle entrate di biglietteria relative al Festival estivo e conosciuto gli esiti del ricorso al Tar del Lazio per quanto riferito ai criteri di riparto del FUS"

Dopo le polemiche e gli interventi che si sono susseguiti in questi giorni, è lo stesso sindaco di Verona, Flavio Tosi, a fornire delucidazioni sulla situazione della Fondazione Arena e sulla strada che dovrà percorrere. Il sindaco inoltre fa riferimento all'idea di una copertura dell'anfiteatro scaligero, che in questi giorni ha provocato le reazioni di favorevoli e contrari, e risponde anche i consiglieri veronesi del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi avevano attaccato sulla gestione della fondazione stessa. Queste le parole del sindaco: 

E' innegabile che il costo del lavoro del personale, sia stabile che assunto a termine, dipendente della Fondazione Arena di Verona abbia un costo di rilievo, anche se rientrante nella media delle altre Fondazioni lirico sinfoniche. Basta rileggere, lo consiglio anche ai rappresentanti provinciali delle Organizzazioni sindacali, le parti retributive delle buste paga frutto della contrattazione di 2° livello risalente agli anni ’90: contrattazioni che hanno generato delle indennità al giorno d'oggi difficilmente giustificabili o comprensibili, sia dagli spettatori che dai contribuenti. Il vero progetto per i prossimi anni è quello di assicurare un futuro alla Fondazione, anzitutto attraverso la messa in sicurezza dell’attività di produzione e del lavoro, tenendo conto delle compatibilità economico-finanziarie. In tal senso sono stati consegnati alle OO.SS. dei documenti di ipotesi di intesa rimasti ad oggi senza riscontro. L’attuale Consiglio di Indirizzo, insediatosi da pochi mesi, è già stato assiduamente impegnato per prospettare soluzioni alle problematiche finanziarie della Fondazione. A tale scopo ha dato indirizzi al management sugli obiettivi da conseguire sia a breve che a medio termine e nel prossimo futuro ne potrà valutare i risultati. Il confronto sul piano di rilancio potrà aver luogo nell’imminente autunno, dopo che la Fondazione avrà avuto i risultati delle entrate di biglietteria relative al Festival estivo e conosciuto gli esiti del ricorso al Tar del Lazio per quanto riferito ai criteri di riparto del FUS. Va precisato tuttavia che in occasione dei numerosi incontri sindacali tenutisi tra le parti nel corso della corrente estate, la parte sindacale è stata informata sia sulle risultanze del lavoro della società Kpmg, che sugli assetti economico finanziari e patrimoniali della Fondazione per il triennio 2015,2016 e 2017. Fa solo sorridere, inoltre, e sembra francamente pretestuoso voler dubitare dell'impegno del Comune di Verona nei confronti di FAV: credo sia sufficiente ricordare il contributo di AGSM per tre anni mentre, per quanto riguarda la copertura dell’Arena, vorrei ricordare che non è problema che riguardi le segreterie provinciali dei sindacati, ma gli amministratori. Così come gli amministratori non si sono impicciati delle questioni sindacali, nemmeno nei casi piuttosto eclatanti che hanno suscitato molto interesse, mediatico e non. In ogni caso, se ci fosse stata l'anno scorso la copertura dell'Arena, FAV avrebbe potuto effettuare sempre gli spettacoli con un considerevole delta economico positivo (no rimborsi biglietti + risparmio costo polizza assicurativa circa € 300.000) e i 14 milioni di euro stanziati da Unicredit e Fondazione Cariverona non sarebbero utilizzati per rimediare ai danni che provoca la pioggia ma per altri scopi utili alla comunità veronese. Né si porrebbe l'assillante problema della Mostra dei Presepi perché, in tal caso, sarebbe perfettamente compatibile con il monumento. Infine una considerazione sulle ridicole dichiarazioni del Movimento 5 Stelle: il contributo del Comune di 2 milioni di euro è stato deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 25 giugno 2015 (ma forse i consiglieri M5S non se ne sono accorti) e, in data 23 luglio 2015, il contributo è stato incassato da Fondazione Arena.

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