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Filobus, firmato il contratto tra cooperative e Amt

La realizzazione del nuovo sistema di trasporto avrà un costo totale di 104 milioni di euro per un percorso complessivo di 23,8 km, 16 fuori dalle mura cittadine e 7 nel centro

È stato sottoscritto questa mattina a palazzo Barbieri il contratto per la realizzazione del nuovo sistema filoviario veronese. Il contratto è stato firmato dal presidente di Amt Germano Zanella e dal rappresentante legale della capofila dell’ATI aggiudicataria della gara, il Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, Giorgio Bedetti, alla presenza del Sindaco Flavio Tosi, degli assessori alla Mobilità Enrico Corsi e alle Aziende Enrico Toffali, del direttore generale di Amt Carlo Alberto Voi, del capo area lavori del Ccc Enzo Ferragosti.

“Grazie alla buona volontà e alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, degli uffici, di Amt e di tutte le ditte coinvolte nell’impresa – ha detto Tosi – siamo giunti oggi ad un passo importante nell’iter che porterà alla realizzazione di un sistema di trasporto di massa nuovo, moderno, efficace ed in grado di ridurre sensibilmente l’inquinamento atmosferico attualmente prodotto dal trasporto pubblico. Siamo riusciti a portare a termine una procedura amministrativa lunga e complessa, che rappresenta l’esempio evidente di come il nostro paese sia rallentato da una burocrazia eccessiva, tanto che per gestire la parte amministrativa si impiega il doppio che per realizzare l’opera. Adesso sarà importante continuare a lavorare insieme, per rendere meno invasivo l’impatto della fase di cantiere sulla città e per cercare di ridurre al minimo gli inevitabili disagi che saranno arrecati al traffico cittadino. La firma di oggi rappresenta la prova certa del raggiungimento di uno dei principali obiettivi, che questa amministrazione si era posta ed è la garanzia che il filobus sarà realizzato nei tempi previsti. La città potrà disporre di un sistema di collegamento capillare del suo territorio, in grado di essere ulteriormente esteso, all’occorrenza, ai comuni della cintura. Quella che si scrive oggi – ha detto ancora il Sindaco – è una pagina fondamentale per Verona, che si appresta a mettere in cantiere una delle sue opere più importanti”.

“L’iter che ha condotto a questa firma è stato particolarmente lungo e impegnativo – ha spiegato Corsi – partito infatti nel 1994 con un progetto di tramvia, è stato in seguito totalmente trasformato nel 2007 dall’amministrazione Tosi in un progetto filoviaro, meno invasivo, meno costoso e dotato di un tracciato più esteso, in grado di collegare fra loro tutti i quartieri e i due ospedali cittadini. Nel corso degli anni siamo inoltre riusciti a recuperare definitivamente il finanziamento statale previsto per quest’opera, che per ben due volte era stato sospeso. Il nuovo sistema di trasporto pubblico – ha concluso Corsi – oltre a cambiare totalmente le abitudini dei veronesi, velocizzandone gli spostamenti, sarà corredato da una serie di importanti opere come il completamento del sottopasso di Città di Nimes, la sistemazione di numerose strade, la realizzazione dei collegamenti con i parcheggi scambiatori e del deposito unico a Verona sud”.

“È una grande soddisfazione essere arrivati alla firma di questo contratto – ha detto Toffali - che sarà seguita dall’approvazione del progetto esecutivo entro 120 giorni e, successivamente, dall’inizio dei lavori, coronamento degli sforzi profusi in questi anni. Mi auguro che la realizzazione del filobus sia solo l’inizio di un percorso virtuoso, che darà il via a nuovi importanti cantieri che porteranno lavoro e quindi occupazione alle imprese veronesi. Il filobus è la prima delle grandi opere che cambieranno nei prossimi anni il volto di Verona, insieme al passante nord e a Ca’ del Bue. Ad Amt auguro di continuare a portare avanti con professionalità questo progetto, come fatto fino ad ora; alle imprese che, in un momento così difficile, si sobbarcano un onere di non poco conto, auguro di vedere ripagato l’impegno profuso; alla cittadinanza auguro di poter usufruire quanto prima di questo nuovo sistema di trasporto, che andrà a rivoluzionare positivamente il modo di vivere la città”.

“Per Amt questo è un giorno davvero importante – ha concluso Zanella – per questo ringrazio il precedente consiglio d’amministrazione e quello da poco insediatosi per la fiducia con la quale hanno saputo condividere le scelte del presidente e del direttore generale, l’ingegner Voi, che da domani sarà il direttore dei lavori e al quale vanno quindi i miei migliori auguri. Sono certo che quest’opera, fortemente voluta dall’amministrazione e più che mai necessaria alla città, saprà rispondere in pieno anche alle esigenze delle fasce più deboli della cittadinanza. Crediamo infatti che un’attenzione particolare, in fase di definizione delle caratteristiche tecniche dell’opera, debba essere rivolta ai bisogni delle persone diversamente abili e degli anziani, che sono tra i maggiori fruitori del servizio di trasporto pubblico”.

La realizzazione del nuovo sistema di trasporto rapido di massa su gomma a guida vincolata per la città di Verona avrà un costo totale di 104 milioni di euro (grazie al ribasso d’asta della gara pari al 17%), di cui il 60% finanziato dallo Stato, il restante 40% finanziato da un mutuo già acceso da Amt con il Banco Popolare di Verona. Verranno realizzate due tratte, San Michele-Stadio e policlinico Borgo Roma-parcheggio Ca’ di Cozzi, per un percorso complessivo di 23,8 chilometri, 16 fuori dalle mura cittadine con percorso elettrificato e 7 nel centro cittadino con trazione a motore termico. Il nuovo sistema filoviario, il cui design verrà realizzato specificatamente per la città di Verona, sarà costituito da 38 mezzi da 18 metri ciascuno, che potranno trasportare circa 150 passeggeri l’uno. I nuovi filobus, studiati secondo le migliori tecnologie nell’ambito dei mezzi bi-modali, avranno fili elettrici fuori città mentre nel centro storico saranno alimentati da un generatore Diesel Euro 6 (il primo in Italia); l’utilizzo dei supercapacitori consentirà un recupero energetico del 30 per cento, per minori costi di gestione e minor inquinamento. L’Associazione Temporanea d’Imprese che realizzerà l’opera, sotto la guida di Amt, è composta da Consorzio Cooperative Costruttori (di cui fa parte la consorziata CDC), Soveco e Mazzi come costruttori, Alpiq Intec, Balfour Beatty Rail spa, Vossloh Kiepe, Vdl con Apts, Technital e Girpa per la parte progettuale. La mandataria Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna si colloca fra i principali gruppi del settore delle costruzioni a livello nazionale. Si tratta di un consorzio di cooperative, con figura giuridica propria che, nell'interesse dei soci cooperatori, agisce in piena autonomia per acquisire lavori, da Committenti pubblici e privati, ed effettua approvvigionamenti collettivi. I Soci cooperatori sono oltre 300 ed operano nel settore delle costruzioni, nel settore dei trasporti, nel settore dei servizi, nel settore industriale e in quello dei materiali per le costruzioni. Tra i Soci del CCC, grandi cooperative nazionali e cooperative medie e piccole: l'occupazione complessiva è di oltre 20 mila addetti, per un giro d'affari annuo superiore ai 6 miliardi di Euro.

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