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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Aeroporto Catullo, quale futuro? Tosi contro Sboarina: "Litiga invece di fare programmi"

"Il mandato Sboarina per ora vivacchia sull'eredità del passato, - attacca polemico Tosi - si attribuisce anche meriti non propri, blocca progetti utili alla comunità (in questo trovando il plauso di Bertucco e PD) e anziché programmare lo sviluppo, litiga e semina zizzania"

Flavio Tosi torna all'attacco dell'amministrazione Sboarina, rinfoccolando una polemica mai sopita e prendendosela in particolare proprio con il modus operandi politico dell'attuale sindaco di Verona. Al centro la vicenda dei rapporti tra il Comune ed Enrico Marchi, ad di SAVE Spa il principale azionista dell'aeroporto "Catullo" oltre che gestore degli scali aeroportuali di Venezia e Treviso.

L'ex primo cittadino scaligero e attuale segretario nazionale di "Fare!" Flavio Tosi è intervenuto duramente sulla scarsa attenzione attribuita proprio all'ad di SAVE da parte del sindaco Sboarina: «Enrico Marchi viene da Venezia perché il Sindaco gli ha fissato un appuntamento, poi Sboarina lo fa ricevere dall'Assessore al Sociale ed all'Istruzione (come se la Caritas venisse seguita dall'Assessore allo Sport), il quale Bertacco si è peraltro distinto nel passato per aver ripetutamente attaccato lo stesso Marchi ed il coinvolgimento di Save nel Catullo. Dopo cotanta mancanza di rispetto istituzionale, il Primo Cittadino dà udienza a Marchi sulle scale dove si limita ad un saluto volante».

Insomma, non esattamente un trattamento esemplare secondo Tosi quello riservato a Marchi, ma al di là delle formalità il nodo problematico è sempre la sostanza per il leader di "Fare!", il quale non ci pensa un secondo e rincara la dose: «Di conseguenza le preziose informazioni ed i chiarimenti che il patron di SAVE avrebbe potuto e voluto fornire al Sindaco circa gli investimenti e lo sviluppo del nostro scalo, sono stati sgarbatamente respinti al mittente. Quindi i soci dell'aeroporto come Fondazione Cariverona esternano legittimamente la loro preoccupazione per la mancanza di dati certi, ma a questi dati Sboarina aveva rinunciato, così come ha rinunciato al suo ruolo istituzionale di coordinatore delle scelte strategiche per la città: sarebbe stato doveroso da parte sua organizzare un'incontro tra tutte le parti e confrontarsi, ma è più avvezzo allo scontro, visto anche l'attacco sconsiderato che aveva portato al Presidente della Camera di Commercio».

«La gestione Tosi - ha quindi proseguito il segretario di "Fare!" - si era contraddistinta per la creazione di buoni rapporti istituzionali a livello locale e nazionale, uniti al coraggio ed alla capacità di decidere (l'operazione SAVE ha salvato il Catullo dal fallimento certo), col risultato di Investimenti e crescita di Verona. Il mandato Sboarina per ora vivacchia sull'eredità del passato, - conclude polemico Tosi - si attribuisce anche meriti non propri, blocca progetti utili alla comunità (in questo trovando il plauso e la condivisione di Bertucco e del PD) e anziché programmare lo sviluppo, litiga e semina zizzania».

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