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Fini snobbato dagli ex di Alleanza nazionale

A Verona nessuno appoggia il presidente della Camera. Bertacco: "Manca un progetto"

Sembra proprio che nessuno dei veronesi ex di Alleanza Nazionale voglia seguire Gianfranco Fini, loro vecchio capo di partito. Almeno per adesso. Questo si capisce dalla grande adesione che gli ex An hanno garantito alla presentazione della nuova sede regionale del Pdl, in via del Perlar 24, ed alla festa provinciale azzurra, eventi che si svolgeranno entrambi venerdì prossimo.

Nell’ormai famoso discorso di Mirabello, tenuto dal presidente della Camera domenica scorsa, Gianfranco Fini aveva detto che “il Pdl è morto”, ma a ben guardare i movimenti della politica locale quello veronese è più vivo che mai. Prima la scelta di creare il gruppo unico nel Consiglio comunale di Verona unendo quelli di Forza Italia e Alleanza Nazionale, adesso l’inaugurazione della nuova sede, appunto, e la festa provinciale. Nei prossimi giorni l’arrivo di un nuovo consigliere comunale, Katia Forte, alla quale farà spazio Mario Rossi, passato all’Udc dal Pdl, quando quest’ultimo verrà nominato assessore dal sindaco Flavio Tosi.

Ma perché Gianfranco Fini a Verona non riceve consensi come nel resto d’Italia? “Perché rappresenta alcuni interessi che sono antitetici con la società veronese”, prova a spiegare Paolo Danieli, ex senatore di Alleanza Nazionale, uscito dal partito nel 2007 proprio per alcune diversità di pensiero con l’attuale presidente della Camera. “La proposta di Fini è incompatibile con le esigenze veronesi – prosegue Danieli, che oggi fa parte di Movimento per l’Italia – perché si rivolge maggiormente ad un elettorato statalista, cioè che chiede allo stato quell’aiuto e quell’assistenza di cui ha bisogno”.

“Si tratta di una questione di responsabilità – dice il vice coordinatore provinciale del Pdl Stefano Bertacco, ex An – siamo confluiti nel Pdl dopo un congresso che ha decretato lo scioglimento di Alleanza Nazionale, percorso voluto anche dal presidente Fini, e ancora oggi sono convinto del progetto del Pdl”. Infine Bertacco critica questi primi passi dei finiani: “Allo stato attuale non vedo un progetto politico da seguire, manca anche un punto di partenza sul quale costruire un futuro per il movimento di Fini”.

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