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Filobus, Tosi: «Un disastro che produrrà costi colossali per la comunità»

Ma dalla stessa opposizione, c'è che replica all'ex sindaco. Ferrari (Traguardi): «È ipocrita. Ha voluto, progettato e approvato un'opera e ora si spende in critiche nel tentativo di recuperare credibilità»

Filobus a Verona? «Un disastro» per il consigliere comunale ed ex sindaco Flavio Tosi che oggi, 12 ottobre, ha organizzato un incontro per spiegare meglio la sua valutazione critica.
Alla base del «disastro» ci sarebbe, secondo Tosi, il mancato coordinamento tra il Comune di Verona ed Amt, l'azienda controllata dal Comune stesso che ha appaltato i lavori per la filovia. Un mancato coordinamento funzionale all'amministrazione comunale, la quale sarebbe pronta a scaricare ogni responsabilità per lo stallo dei lavori su Amt. Stallo che si è generato anche per la mancanza dei finanziamenti pubblici all'associazione di imprese (Ati) che dovrebbe realizzare l'opera. O forse sarebbe più corretto avrebbe dovuto realizzare l'opera, perché Amt vuole risolvere il contratto con l'Ati, che ha sua volta ha minacciato le vie legali per difendere i propri interessi. E la mancanza dei soldi pubblici, ha sostenuto Tosi, sarebbe dovuta alle pratiche per la progettazione ed il finanziamento dell'opera che non sarebbeto ancora state completate. Infine, l'ex sindaco ha voluto evidenziare una modifica fatta al contratto tra Amt e l'Ati. Durante la sua amministrazione, infatti, il contratto prevedeva una consegna dei vagoni del mezzo più prudenziale. Invece, l'attuale accordo, prevede che la consegna scaglionata della filovia inizi da questo mese di ottobre. «Questo produrrà dei costi colossali per la comunità, perché si tratta di 40 mezzi e ognuno costa un milione - ha detto Tosi - E sarà difficile convincere l'Ati a non consegnarli, vista la rottura totale con Amt».

Ma alle critiche di Tosi, la prima replica non è giunta dalla maggioranza, bensì dall'opposizione di cui l'ex sindaco fa parte. Il movimento civico Traguardi, attraverso il suo consigliere comunale Tommaso Ferrari, ha comunicato: «Ha una bella sfacciataggine Flavio Tosi nel continuare la sua critica contro la gestione dell'opera filovia da parte del sindaco Federico Sboarina. L'approssimazione dell'attuale amministrazione è sotto gli occhi di tutti ormai da tempo, ma ancora peggiore è l'ipocrisia di chi il filobus lo ha voluto, progettato e approvato, senza alcun tipo di considerazione sull'effettiva efficacia di un progetto che già anni fa appariva superato e di dubbia utilità, e ora si spende in aspre critiche nel tentativo di recuperare credibilità da parte dei cittadini». Ed il presidente di Traguardi Pietro Trincanato ha aggiunto: «Com'era prevedibile, il filobus si è trasformato in un gigantesco problema per la città, con costi, tempi e disagi aumentati fortemente negli ultimi mesi e con, come ultimo capitolo della storia, una pesante battaglia legale alle porte che comporterà un lungo stallo operativo potenzialmente devastante. Ma l'ex sindaco è stato artefice fin da principio di questo fallimento, e vederlo gongolare di fronte alle conseguenze legali e finanziarie che graveranno su tutti i cittadini non è soltanto assurdo, ma inaccettabile. Il filobus era una "bomba ad orologeria" piazzata dall'amministrazione Tosi per danneggiare le successive. Sboarina l'ha gestita nel peggiore dei modi, tra accelerazioni, brusche frenate e improvvide dichiarazioni anche in tempi recenti, ma le premesse di questo fallimento portano tutte la firma di Tosi».

E se i lavori del filobus sono fermi, la responsabilità è anche di Amt per il consigliere comunale del Partito Democratico Federico Benini, il quale attacca Francesco Barini, presidente dell'azienda controllata dal Comune. «In un anno e mezzo, Amt ha accampato ogni scusa possibile e immaginabile nel tentativo di giustificare i ritardi - ha scritto Benini - Se tutti hanno sempre fatto la propria parte, come mai i cantieri non sono stati chiusi nelle date previste e perché mancano ancora importanti varianti al progetto? Dove è finito il Piano B di Sboarina in accordo con il Ministero? Le imprese hanno avanzato accuse pesantissime e circostanziate: Barini e Sboarina rispondano nel merito, non per allontanare da se stessi le responsabilità, ma per interrompere uno stallo senza precedenti ai danni della città».

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