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Festa della Liberazione in Bra, Sboarina: «Superare contrapposizioni»

Nessuna cerimonia, ma una celebrazione con pochi presenti per rispettare le limitazioni imposte dall'emergenza coronavirus. Critiche al sindaco da Michele Bertucco: «Si nasconde dietro a laidi distinguo e a frasi equivoche»

Questa mattina, 25 aprile, Piazza Bra è stata il centro delle celebrazioni per la Festa della Liberazione. Nel corso del breve evento, ridotto rispetto agli anni passati a causa dell’emergenza sanitaria, il sindaco Federico Sboarina ha deposto una corona davanti al monumento dei caduti di tutte le guerre. Il gesto simbolico è stato ripetuto dal prefetto Donato Cafagna che, accompagnato dal presidente di Anpi Verona Tiziano Gazzi, ha posto una corona davanti al monumento al partigiano. La cerimonia è stata trasmessa in diretta webcam, in modo da consentire a tutti i cittadini la partecipazione, seppur a distanza.

Complessivamente sono 51 le corone che il Comune ha deposto in città, davanti a targhe, monumenti e a luoghi simbolo della Liberazione. «Quella di oggi è una commemorazione diversa dagli altri anni - ha detto il sindaco Sboarina - ma in linea con il momento emergenziale che stiamo vivendo. Ringrazio il prefetto per aver partecipato in rappresentanza dello Stato e, insieme al Comune, di aver compiuto questo gesto simbolico nel rispetto della festa nazionale. Sono passati 75 anni dalla fine della guerra e, per non dimenticare quanto successo, lanciamo un monito alle nuove generazioni affinché non si ripetano tragedie simili. Oggi più che mai è un’occasione per riflettere sui valori fondanti della nostra patria: la libertà, l'unità nazionale, la giustizia e la solidarietà civile, valori che sono emersi anche in questi momenti difficili. Sono princìpi che mettono al centro il bene comune e non gli interessi particolari e che rendono donne e uomini persone di valore. Questa celebrazione del 25 aprile diventi, quindi, l'occasione per superare le contrapposizioni e guardare al futuro promuovendo pace e democrazia».

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(Sboarina davanti alla corona d'alloro deposta in piazza Bra)

E dopo la piccola celebrazione, il sindaco ha tenuto il consueto aggiornamento sull'emergenza coronavirus, durante il quale ha parlato ancora della festa di oggi, accostando i morti di oggi per Covid-19 e quelli di 75 anni fa per la liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo. Ma le sue parole non sono piaciute al consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, che ha scritto: «Abbiamo capito che al sindaco piacerebbe di più festeggiare la data della Marcia su Roma, ma per sua sfortuna in Italia ha vinto la democrazia e la libertà di pensiero e di espressione, la stessa che gli consente di nascondersi pavidamente dietro a laidi distinguo e a frasi equivoche. Se non è in grado di interpretare il ruolo di sindaco di una città della Repubblica Italiana, Sboarina dovrebbe trarne le logiche conseguenze ed evitare di sottoporre se stesso e il ruolo che ricopre a tali patetiche sceneggiate. Anche le polemiche dei giorni scorsi sulla presenza dell'Anpi alla commemorazione dei caduti per la Resistenza, evidenziano come Sboarina non abbia ancora capito che tale festa non appartiene al primo cittadino, ma alla città di Verona medaglia d'oro della Resistenza».

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