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Politica Centro storico / Piazza Bra

Sboarina parla da sindaco: "Esiste una sola maglietta ed ha i colori gialloblu di Verona"

Federico Sboarina in conferenza dal Liston 12 di piazza Bra ha rivendicato la volontà di essere il sindaco di tutti i cittadini veronesi, anche di chi ha scelto di non votare

Il successo, il giorno dopo. Federico Sboarina neo sindaco del capoluogo scaligero, si è presentato al Liston 12 di piazza Bra nella mattina di oggi, lunedì 26 giugno, fresco della vittoria al ballottaggio contro la candidata tosiana Patrizia Bisinella che ieri, in virtù del risultato sfavorevole, non ha potuto festeggiare fino in fondo il proprio compleanno.

Commenti a freddo, dunque, per Sboarina che dopo la festa doverosa nella notte, ha voluto anzitutto ringraziare tutti gli elettori: "A chi ci ha dato fiducia ieri e al primo turno - ha detto "Re Fede" - va il nostro primo pensiero e ringraziamento, ma il primo pensiero bis (e dai che viene fuori l'Avvocato Sboarina ndr) è rivolto a tutti i cittadini veronesi, perché quando si tratta di elezioni amministrative quello che conta è il bene della comunità e della città intera".

"Oggi non esistono più cittadini che hanno indossata l'una o l'altra maglietta fino ad ora, esiste una sola maglietta ed ha i colori gialloblu di Verona, - ha sentenziato Federico Sboarina - quindi noi da oggi lavoreremo per il bene di tutti i cittadini, ripartendo dai quartieri e arrivando a far decollare questa città su scala europea dal punto di vista culturale, dello spettacolo, turistico, ma anche economico e lavorativo grazie all'importante tessuto imprenditoriale che abbiamo sul territorio".

Un principio guida forte rivendicato con decisione anche sotto il profilo strettamente "politico" da parte del neo primo cittadino, quello della "condivisione delle scelte" e del "bene comune" quale istanza principale da anteporre alle contrapposizioni tra schieramenti, anche all'interno del consiglio comunale stesso: "Il nostro è stato una sorta di miracolo, siamo partiti quasi da zero e oggi siamo qui, ce l'abbiamo fatta ad unire il centrodestra ed ora io spero che anche maggioranza ed opposizione, con i legittimi distinguo, lavorino per il bene della città".

Un passaggio importante dell'intervento di Sboarina è stato dedicato anche a Michele Croce e alla sua lista civica Verona Pulita che lo ha sostenuto al ballottaggio: "La sua presenza è importante, così come lo sono i principi guida di Verona Pulita, legalità, trasparenza, onestà, meritocrazia e competenza che devono essere alla base di ciò che proporremo ai cittadini e di tutte le nostre scelte".

Un dato importante della tornata elettorale di ieri è stato il crollo radicale dell'affluenza, certo nell'ambito di un calo generalizzato a livello nazionale, ma comunque a Verona pari a -16,42% di affluenza rispetto al primo turno ( si è passati dal 58,81% dell'11 giugno al 42,39% del ballottaggio). Sboarina, e di questo è doveroso dargliene atto, lo ha riconosciuto, in parte attribuendone ragione alla "scelta scellerata delle date", ma anche assumendosi la responsabilità di dover recuperare sul campo con la sua "squadra coesa e il buon esempio" un evidente "disaffezione alla politica" dimostrata dai cittadini scaligeri: "Bisogna mettere l'anima e la passione giorno per giorno, per riconquistare la fiducia anche di chi non è andato a votare".

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