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Canta "Faccetta Nera" in radio, l'assessore regionale Donazzan si scusa

«Se qualcuno si è sentito offeso, me ne scuso», ha dichiarato dopo l'intervento del presidente del Veneto Luca Zaia che le aveva proprio suggerito di scusarsi

«L'assessore si deve quantomeno scusare, visto che stiamo parlando di un periodo buio della nostra storia, con leggi razziali e colonialismo, ed è inevitabile che la sensibilità di molte persone venga urtata. Penso che siano doverose le scuse, anche se l'episodio è avvenuto all'interno di un programma radiofonico satirico e molto informale». Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha chiesto e l'assessore regionale alla sanità Elena Donazzan esegue: «Se qualcuno si è sentito offeso, me ne scuso».

Si è chiuso così, nel giro di poco tempo, il caso scatenato dall'assessore Donazzan, la quale durante una partecipazione al programma di Radio 24 La Zanzara ha cantato "Faccetta nera", una canzone del 1935 sfruttata dalla propaganda fascista per rendere più accettabile la guerra coloniale portata avanti dall'Italia in Etiopia.

Un caso che ha scatenato polemiche e richieste di dimissioni. Il presidente Zaia ha dichiarato nel suo quotidiano appuntamento con la stampa che non intende privare la sua giunta dell'assessore Donazzan, ma ha fatto capire che pretendeva delle scuse pubbliche. Scuse che puntualmente sono arrivate, anche se Elena Donazzan ha voluto anche puntualizzare: «Sto subendo minacce ed insulti: pazienza, non è la prima e non sarà l'ultima volta. Non accetto però lezioni sull'approccio che l'Italia tutta dovrebbe avere sui temi relativi al secondo conflitto mondiale. Ea tutti quelli che non vedono l'ora di sfruttare certe strumentalizzazioni per ribadire odio e livore, non ho nulla da dire. Sarebbe inutile».

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