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Sabato, 20 Aprile 2024
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Valdegamberi propone «una fondazione per gestire il sistema museale veronese»

Il candidato sindaco di Vale Verona, insieme al presidente della commissione cultura dello stesso movimento Franco Silvestri, prosegue nella sua campagna un vista delle elezioni del 2022, lanciando la sua idea per la gestione dei musei cittadini

«Creare una fondazione mista pubblico-privata, destinata alla gestione del sistema museale veronese», è questa la proposta del consigliere regionale e candidato sindaco per Vale Verona, Stefano Valdegamberi, e del presidente della commissione cultura dello stesso movimento, Franco Silvestri. 

«Il sistema museale veronese - proseguono i due - dev'essere gestito con criteri manageriali e trasformato da costo a risorsa per la città. A tal fine vi è la necessità di un modello misto, che metta assieme le prerogative dell’istituzione e quelle dell'impresa culturale. Occorre: selezione del management e rotazione sulla base di obiettivi fissati dal piano, agilità e efficacia nel fund raising, inserire il sistema Verona nei network culturali internazionali, accesso ai fondi e alle risorse della programmazione, flessibilità gestionale, semplificazione dei processi amministrativi e gestionali, management per obiettivi, coinvolgimento dei privati, innovazione tecnologica e dei modelli di fruizione, sviluppo del marketing mix culturale.
Ciò avviene solo con il superamento dell'impostazione puramente pubblicistica e frammentata attuale. Vanno seguiti come buone pratiche, in questo senso, gli esempi delle fondazioni che gestiscono i principali musei a Torino, Brescia e Bergamo. La gran parte dell’erogazione di risorse alla nuova organizzazione si configura come un vero e proprio mandato di prestazione, regolato per convenzione, che assicura alla pubblica amministrazione il conseguimento di rilevanti risparmi e il raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo. Il tutto mantenendo alla collettività la proprietà dei patrimoni, assolvendo i compiti di tutela, conservazione e valorizzazione che competono all'amministrazione pubblica». 

«Verona - concludono Valdegamberi e Silvestri - è solidamente attestata nella lista delle prime 7 città d'arte italiane per numero di visitatori e presenze turistiche. In questa lista, è l'unica a non avere neppure un sistema museale pubblico gestito autonomamente. Ciò nonostante la sola aggregazione del numero dei visitatori dell'Arena e della Casa di Giulietta, prima della pandemia, superasse ampiamente 1 milione di presenze l’anno. Una cifra molto importante e che non tiene conto degli altri musei del circuito comunale, che pure include altre eccellenze come Castelvecchio, la GAM a Palazzo Forti, il Museo degli Affreschi, Il Teatro Romano e il Museo Archeologico, lo stesso Museo di Storia Naturale, il Museo Lapideo. Un potenziale raro, in termini numerici e di varietà, al quale andrebbero aggregati anche i musei gestiti dalla Curia. Con questa impostazione potremmo fare del sistema museale veronese un importante volano di sviluppo per la città».

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