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Venerdì, 29 Marzo 2024
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In corsa per Palazzo Barbieri. La proposta di Valdegamberi: «Family card e sconti sulle tariffe per i veronesi»

Il candidato sindaco per Vale Verona, insieme al consigliere in Seconda Circoscrizione Antonio Zerman, lancia una serie di idee per risolvere alcune problematiche che affliggono i cittadini del capoluogo e i loro nuclei familiari

Denatalità e grave sofferenza economica delle famiglie, difficoltà di organizzazione quotidiana di chi ha figli e fatica del crescere ed educare i ragazzi in un periodo come questo: per Vale Verona, che con il suo candidato sindaco Stefano Valdegamberi corre alle elezioni in programma nel capoluogo nel 2022, serve un piano organico per aiutare i veronesi e le loro famiglie a far fronte a tali problematiche

«La situazione attuale - ha affermato Antonio Zerman consigliere in Seconda Circoscrizione per Vale Verona - vede tante, troppe criticità che si assommano sulle famiglie veronesi. Dobbiamo intervenire con tutti i mezzi disponibili localmente per mitigare almeno le difficoltà che affaticano le famiglie. Anche la città ne avrà beneficio perché gli interventi per la famiglia sono investimenti per oggi e per domani».
Una programmazione che dia forte impulso alle politiche per le famiglie, eventualmente da attuare negli anni di mandato, sulla quale Zerman e Valdegamberi chiedono il consenso elettorale. 
«Il nostro è un piano organico che vede al centro la famiglia e tutte le azioni che la coinvolgono a livello locale - spiega il candidato sindaco di Vale Verona -; l'intento è dare un segno forte di inversione di tendenza su temi importanti come la denatalità, l'impoverimento delle famiglie con figli, la diminuzione delle famiglie giovani, la riduzione della capacità educativa, la cura degli anziani. Con un piano generale, come si è già visto in altre esperienze locali, si può dare un segnale forte in controtendenza dando più respiro alle famiglie».

Tra gli interventi che il movimento intende adottare, si cita la realizzazione di una carta famiglia che, avviene ad esempio in Trentino Alto Adige, permetta di ottenere sconti significativi in funzione della composizione e della situazione economica della famiglia, negli esercizi commerciali e nei servizi pubblici e convenzionati.
«Oggi purtroppo anche a Verona molti interventi non considerano il punto di vista della famiglia e della sua situazione economica - proseguono Zerman e Valdegamberi -. Serve un finanziamento e potenziamento del Fattore Famiglia, oggi solo sperimentale, che supera e migliora notevolmente l’indice ISEE, rendendo molto più equo a favore delle famiglie l'accesso ai servizi comunali, come rette scolastiche di nidi, scuole dell'infanzia, trasporti. Recentemente la Regione ha destinato 600 mila euro a Verona per la sua sperimentazione nei servizi della prima infanzia, ci auguriamo che parta presto, ma dobbiamo fare molto di più.
Dobbiamo destinare più risorse alle famiglie riducendo i costi dei servizi e delle tariffe, investendo per questo gli utili delle partecipate».

Anche per quanto riguarda il settore turistico, secondo Vale Verona è necessario un intervento radicale: «I biglietti per visitare i musei civici non prevedono una tariffa familiare, e una famiglia con due figli sopra i 14 anni che vuole visitare l'Arena deve spendere ben 35 euro; che senso ha? La tessera cumulativa “Verona Card”, che permette di visitare più monumenti, non prevede tariffe familiari, nemmeno per chi è sotto i 14 anni, per cui una famiglia non sarà certo invogliata a spendere 20 euro a testa per questa opzione.
Alle piscine comunali, gli sconti previsti sono risibili, irrisori e solo fino a 13 anni: da 5,70 per gli adulti a 4,60. Ma non è previsto un biglietto agevolato per le famiglie.
Per i biglietti e gli abbonamenti degli autobus si potrà usare la Carta Famiglia ed ottenere riduzioni più significative per i figli; questo anche per favorire maggiormente l'utilizzo del mezzo pubblico».

«Quello che serve più in generale - ha detto Stefano Valdegamberi - è che a livello di amministrazione ci sia un centro di coordinamento che valuti tutti gli interventi a livello locale dal punto di vista della famiglia e della sua condizione economica, altrimenti si tratterà sempre di azioni scoordinate ed estemporanee, non conosciute e di scarsa efficacia». Vale Verona dunque intende proporre l'istituzione di un ufficio di coordinamento delle politiche familiari a livello di amministrazione comunale, un osservatorio e un assessorato alla famiglia con risorse nuove e potenziate.

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