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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni

Più voti per Sboarina rispetto al 2017, ma l'exploit di Tommasi fa rumore: ballottaggio in mano ai tosiani

Il sindaco uscente ha contato più preferenze rispetto a cinque anni fa, ma la crescita della coalizione composta da progressisti e centrosinistra è stata travolgente: Sboarina punta sull'anima «di destra» della città, Tommasi sulla sua voglia di cambiamento, ma la partita sembra in mano a Tosi

Saranno dunque Tommasi e Sboarina ad affrontarsi al ballottaggio del 26 giugno. È quanto hanno sancito le elezioni amministrative del 12 giugno che hanno toccato anche Verona, vinte dalla coalizione composta da centrosinistra e progressisti che ha sfiorato il 40% delle preferenze, mentre il primo cittadino uscente si è fermato oltre il 32%. Grande sconfitto di questa tornata il due volte primo cittadino Flavio Tosi, che ora può fungere da ago della bilancia in vista del secondo round. 

Il centrosinistra dunque ritorna al ballottaggio nel capoluogo scaligero dopo 20 anni di assenza. L'ultima volta era stato Zanotto ad arrivarci, nel 2002, e a battere Bolla nel confronto diretti da cui partiva sfavorito (avendo anche incassato meno voti al primo turno), ora invece tocca alla coalizione Rete!, guidata dall'ex centrocampista di Hellas e Roma, che ha collezionato oltre 43 mila preferenze. Un riscontro importante, che supera la somma dei voti raccolti dal 2017 da Salemi, Gennari e Bertucco, confermando l'attrattività del progetto presentato in campagna elettorale. 
Un risultato per molti inaspettato quello ottenuto da Tommasi, cui ha contribuito in particolar modo la sua lista civica (Damiano Tommasi sindaco che ha raccolto il 15,96% dei voti) e quella del Partito Democratico (13,07%), seguite da Traguardi che ha superato il 5% dei voti. 

Può esultare, anche se moderatamente, anche il sindaco uscente Federico Sboarina, che ha raccolto quasi 2 mila voti in più rispetto a cinque anni fa ed una percentuale più alta, ma la sua coalizione è stata retrocessa sul secondo gradino del podio. Se nel 2017 era stata la sua lista civica a trascinarlo a ballottaggio, questa volta a fare la differenza è stata soprattutto quella di Fratelli d'Italia, cresciuta di nove punti e attestatasi all'11,94%, seguita da Sboarina Sindaco (7,32%) e dalla Lega (6,60%), che perde due punti rispetto alla precedente tornata. Sfumata dunque la vittoria al primo turno annunciata in campagna elettorale, Sboarina può dirsi in parte soddisfatto per aver incrementato il proprio bottino di voti, che potrebbe però non bastare per essere rieletto. 

Chi si lecca le ferite è sicuramente il già due volte primo cittadino Flavio Tosi, la cui campagna "Torna lo sceriffo" non è bastata a rendergli il trono di Palazzo Barbieri, a causa anche dell'exploit di Tommasi. Nel 2017 aveva candidato la moglie Patrizia Bisinella, vista l'impossibilità di scendere in campo in prima persona dopo due mandati, che aveva superato il primo turno e perso al ballottaggio con Sboarina. Questa volta invece Tosi dovrà "accontentarsi" di fare da arbitro tra i due contendenti: rispetto a cinque anni fa infatti, la coalizione guidata dal segretario di Fare! ha registrato una percentuale leggermente più alta ma con circa 1200 voti in meno. I cittadini hanno premiato soprattutto la Lista Tosi (10,60%) e Fare! con Tosi (4,42%), mentre Forza Italia si è fermata al 4,34%. 

Saranno i voti dei tosiani dunque a decidere il prossimi sindaco di Verona al 26 giugno, ma dove indirizzerà il suo elettorato il leader di Fare? Da un lato Forza Italia ha annunciato il suo appoggio a Sboarina, dall'altro lo stesso Tosi nelle scorse ore non ha dato cenni incoraggianti in questo senso, il quale ha sottolineato come il risultato del rivale non sia esattamente esaltante («noi nel 2012 rivincemmo le elezioni al primo turno con il 57%, oggi l'amministrazione uscente ha un terzo dei nostri voti di allora»), come ribadito anche da Mao Valpiana, e come da parte sua «non è mai arrivato alcun segnale» di ricomposizione. 
Tommasi da parte sua non ha chiuso la porta in faccia all'ex sindaco, spiegando ai microfoni di La7 che «chi aderisce al nostro progetto è ben accetto»: una possibilità di dialogo insomma, ma anche in questo caso Tosi potrebbe trovarsi in difficoltà ad indicare Rete! come alternativa. 
La partita dunque sembra ancora molto aperta, e se Sboarina sembra avere più possibilità di raccogliere i voti necessari per conquistare il suo secondo mandato, Tommasi è pronto a scommettere sulla voglia di cambiamento della città. 
 

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